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Palacios, l'ex allenatore Balbì: "Nato 10, è diventato difensore. Inzaghi gli dia la libertà di dribblare"

di Mattia Zangari

La parola 'sogno' ha contraddistinto la prima intervista da giocatore dell'Inter di Tomas Palacios. Un ragazzo che, come racconta a Gazzetta.it Sebastian Balbì, il tecnico che lo ha allenato circa cinque anni nelle giovanili dell’Atletico Costa Brava, "ha sempre avuto un pallino per l'Europa, puntava ad arrivarci". 

Gigante già da bambino, Palacios non ha iniziato subito da difensore: "Abbinava il fisico alla tecnica, nonostante l'altezza, tant’è che durante i tornei gli davamo spesso la numero 10. Ogni tanto provava a segnare in rovesciata e ci riusciva. Decise una partita di un torneo con quella giocata - il ricordo di Balbì -. Ha fatto il fantasista, la punta, l'esterno, poi si offrì di giocare dietro per via della sua altezza. Andò talmente bene che nelle partite successive scelse di proseguire in quella posizione. Aveva talento".

Ora, dinnanzi all'ex Independiente Rivadavia e Talleres, si apre la sfida più grande della sua giovane carriera, l'esperienza all'Inter: "Se lo merita, è un ragazzo d’oro. E a Inzaghi do un consiglio: gli dia la libertà di dribblare. L’ha sempre saputo fare”. 

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