Pavard: "Quando l'Inter mi ha chiamato ho detto sì per un motivo. Sono contento qui, quest'anno c'era un'atmosfera top"
Benjamin Pavard è l'ultimo protagonista delle one to one di Cronache di Spogliatoio. Tanti gli argomenti affrontati dal difensore francese che ripercorre la sua prima stagione all'Inter partendo da una statistica: è lui il difensore più preciso della Serie A. "Provo solo ad essere me stesso, ad essere il più importante possibile per la squadra: sono al servizio del gruppo - precisa Benji -. Come difensore centrale devo vincere i duelli ed essere preciso nei passaggi, ma in quanto difensore devo essere duro nella chiusure. Quindi provo a fare il mio lavoro nel miglior modo possibile e quest’anno è andata bene, molto bene. Ma devo anche ringraziare il gruppo perché da quando sono arrivato mi hanno messo subito in ottime condizioni. Sia l’allenatore, sia lo staff e anche i giocatori: c’era veramente un’atmosfera top. Sono molto contento perché mi hanno accolto bene in squadra".
Come hai lavorato sul ruolo di terzo in difesa?
"Tutti mi vedono come terzino destro perché è vero che ci ho giocato tante stagioni, ma il mio ruolo da quando sono piccolo è il difensore centrale. È il ruolo in cui mi trovo meglio e in cui posso esprimere al meglio le mie qualità. Per me è normale, per molta gente è strano che giochi bene in quel ruolo e che mi trovi bene. Ma per me è normale perché è sempre stato il mio ruolo e sono soddisfatto. Ho potuto dimostrarlo in questa prima stagione all’Inter e spero di poterlo fare anche nelle prossime".
Come è stato l’impatto con l’Italia e con Milano?
"Volevo andarmene dal Bayern Monaco, quando l’Inter mi ha chiamato ho detto sì perché c'era un progetto che mi interessava. Sono venuto qui con lo status di uno che ha vinto molti trofei e ho dimostrato di avere ancora voglia di vincere, così come l’Inter. L’idea era di vincere, è andata super bene ed è stato naturale. È un campionato che mi piace molto, i tifosi dell’Inter sono eccezionali. Quindi va tutto bene, sono veramente contento qui".
La Francia è la grande favorita degli Europei?
"No, penso che ci siano parecchie squadre favorite. Poi è vero che abbiamo una grande squadra e che abbiamo l'abitudine di vincere come successo al Mondiali del 2018 o di arrivare in finale come all'ultimo Mondiale, anche se purtroppo abbiamo perso. Abbiamo una squadra che fa parte delle favorite, ma ce ne sono anche altre. Siamo fra quelle che possono vincere gli Europei, ma non dobbiamo avere pressioni particolari. Abbiamo grandi giocatori e un grande allenatore, ma anche un girone difficil: dobbiamo concentrarci sulle prime partite e poi avremo tempo di pensare al futuro".
Chi vorresti evitare tra Italia, Inghilterra, Spagna e Germania?
"Io non ho paura di nessuno. Siamo la Francia, rispettiamo tutte le squadre, anche altre oltre quelle citate, e non dobbiamo sottovalutare nessuno. Ma non abbiamo paura perché siamo sicuri delle nostre qualità".
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