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Per Palacio non ci sono certezze. E Mancio è in attesa di Osvaldo. Pocho...

di Alessandro Cavasinni

Sospiro di sollievo per Rodrigo Palacio e per Roberto Mancini. Il Trenza non dovrà operarsi, almeno non a breve termine. L'intervento di pulizia per risolvere (si spera definitivamente) i problemi alla caviglia che persistono da questa estate dovrebbe esserci solo a fine stagione. Si va quindi avanti con la terapia conservativa, dopo che anche il professor Niek Van Dijk ha sposato tale percorso.

PALACIO CENTELLINATO - "Il consulto ha confermato la diagnosi di sofferenza post-traumatica della caviglia sinistra. L’eventuale operazione verrà presa in considerazione solo in presenza di un peggioramento dei parametri - spiega la Gazzetta dello Sport -. Chiaramente Palacio verrà monitorato costantemente. Le attenzioni sulla caviglia saranno continue e anche il minutaggio che gli garantirà Roberto Mancini sarà consequenziale. Il tecnico non lo spremerà in partita consapevole del fatto che il dolore alla caviglia comunque persiste. Utilizzo in gare ufficiali e lavoro in settimana mirati insomma. Anche grazie all’inserimento di Podolski e Shaqiri che garantiscono alternative a Mancini. L’operazione non s’ha da fare. Ma non è automatico che scegliendo di non operarlo ora si arrivi alla fine della stagione".

IL POCHO CHE VERRÀ - Per questo motivo, e in attesa di fare chiarezza sulla situazione di Osvaldo (oggi dovrebbero arrivare le scuse formali), Piero Ausilio resta con le antenne dritte pure in fatto di attaccanti. Da qui al 2 febbraio tutto può succedere, con Lavezzi sempre in mente in caso di emergenza. L'argentino (assieme a Cavani) è stato reintegrato in rosa da Blanc, sebbene non sia stato inserito nella lista dei convocati per il match di coppa con il Saint-Etienne. L'addio al PSG si allontana, almeno a gennaio. Tutt'altro discorso per giugno, con radiomercato che continua a rilanciare il nerazzurro per il Pocho a partire dall'estate che verrà.


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