Pirola e la nuova avventura in Grecia: "L'Olympiacos mi ha voluto fortemente. Il livello è altissimo"
Parlando ai microfoni del sito ufficiale della FIGC, l'ex difensore dell'Inter Lorenzo Pirola ha raccontato quella che è la sua esperienza in Grecia, dove è approdato quest'estate per indossare la maglia dell'Olympiacos: "Dalla Grecia mi hanno cercato fortemente - spiega -. Ci ho pensato perché non si trattava del classico trasferimento per un ragazzo di 22 anni, ma sono rimasto talmente colpito dal progetto che ho subito accettato. Nel 2025 il club festeggerà i suoi 100 anni dalla fondazione, si gioca per vincere il campionato, c'è l'Europa League, lo scorso anno hanno vinto la Conference: il livello è altissimo". E domenica scorsa, seppur dalla panchina, Pirola ha provato anche cosa significhi vivere il derby tra l'Olympiacos e il Panathinaikos.
Con Lorenzo, ad Atene, si è ovviamente trasferita anche la moglie Martina: "Ci troviamo bene, abbiamo preso casa a Voula, in una zona residenziale, dove ci sono anche altri miei compagni, che in questi primi mesi ho imparato a conoscere, così come la struttura del club. Ovviamente comunico con tutti in inglese, essendo l'unico italiano, con le parole greche ho iniziato da quelle base come Kaliméra (buongiorno, ndr): sapevo che questa esperienza mi avrebbe insegnato tanto anche sotto l'aspetto della lingua, perché altrimenti non riuscirei a farmi capire da nessuno (ride, ndr). Atene è una città paragonabile a Roma, anche se non ci ho mai vissuto: immagino caotica, ma bellissima, con il mare e la storia nel giro di pochi chilometri".
Con il cibo, invece, è tutto abbastanza semplice: "Facciamo colazione e pranzo al campo, poi abbiamo la possibilità di portare a casa la cena, anche perché ci tengono molto alla cura dell'alimentazione, e io come loro". Abitudini cambiate, obiettivi sportivi anche: "Ho già giocato per vincere, a Monza, mentre a Salerno l'obiettivo era principalmente la salvezza. Ma qui l'unico pensiero è rivolto alla vittoria: la squadra è forte, i giocatori sono forti, e nelle prime settimane di raduno ho anche fatto molta fatica. Il campionato, per quanto ci siano cinque squadre di alto livello (con Olympiacos e Panathinaikos anche Aris, Paok e AEK, ndr), è competitivo, e anche contro le squadre sulla carta piccole bisogna faticare".
Se Pirola ha creato un rapporto con Alberto Brignoli, ora portiere dell'AEK Atene dopo aver giocato nel Panathinaikos ("Ci siamo trovati subito, mi ha spiegato un po' di cose"), il legame con l'Italia rimane. "La Serie A la guardo appena posso, e quando mia moglie mi fa vedere le partite - scherza -. Mi piace guardare il calcio, ho tanti amici che seguo, anche se i ritmi tra viaggi, partite e allenamenti sono serrati. Però sì, resto aggiornato". Molti dei protagonisti del campionato di Serie A, poi, Pirola li ha ritrovati a Tirrenia dove la Nazionale è in ritiro per preparare la partita contro l'Irlanda. "Abbiamo tutti un grande obiettivo, quello di qualificarci per l'Europeo e di vincerlo - spiega -. Sarebbe la conclusione perfetta di un percorso iniziato per me in Under 15: ho condiviso lo spogliatoio dell'Under 21 con tanti ragazzi che sono poi arrivati in Nazionale maggiore, e quello è l'obiettivo che condividiamo tutti. Ogni biennio ha qualità diverse, ma sappiamo di essere forti".
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