Ricavi commerciali, Inter indietro rispetto a Juve e Milan ma con trend in crescita. E con Ricci...
C'è una voce a bilancio nella quale l'Inter paga un po' di dazio rispetto a Juventus e Milan, ed è quella dei ricavi commerciali. Lo evidenzia la Gazzetta dello Sport che ha messo a confronto le tre stellate del calcio italiano sul piano di quella che è la somma di sponsorizzazioni, pubblicità (comprese le attività legate all’hospitality negli stadi) e merchandising-licensing. La classifica per il 2023-24 è la seguente: Juventus 161 milioni di euro, Milan 143, Inter 112. Perché i nerazzurri sono indietro? Bisogna dire che dal 2018 a oggi l'Inter ha vissuto un po' sulle montagne russe: dalle vette storiche raggiunte durante la gestione di Steven Zhang, frutto anche degli abbinamenti con la galassia Suning, al calo netto fino agli 86 milioni nel 2021-22 e ai 75 nella stagione seguente.
Il 2022-23 è stato l’anno nero a causa della questione legata al main sponsor DigitalBits/Zytara, rivelatosi inadempiente non avendo versato i 30 milioni, tra fisso e bonus, previsti dall’accordo. Trend invertito nel 2023-24, con i ricavi commerciali saliti a 112 milioni grazie anche al contributo di Paramount+ che, oltre ai 12 milioni di corrispettivo per la jersey sponsorship ha posizionato il brand Inter nel mondo dell’entertainment. Sempre la scorsa stagone è entrato in vigore il rinnovo di Nike fino al 2031, con un incremento del 70%, a quota 21 milioni annui. E quest'anno? Il dato è già positivo, perché sono state già contrattualizzate sponsorizzazioni per 96 milioni, 18 in più del 2023-24, frutto degli accordi con Betsson, Gate.io e U-Power per i vari naming della maglia e degli upgrade di Qatar Airways e Bper. Oaktree non si accontenta e mira a sfruttare tutto il potenziale nerazzurro, in un’ottica globale. Va in questo senso la nomina di Giorgio Ricci a chief revenue officer, incarico già ricoperto nella Juventus prima di fondare la società di consulenza sportiva Álevit.
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