Samaden: "Radu pronto per la Serie A. Mancini ha cura dei giovani. Su Vecchi..."
A pochi giorni dal via delle Final Eight scudetto Primavera, il responsabile del settore giovanile dell’Inter Roberto Samaden parla ai microfoni di TMW Radio nel corso di ‘InterLine’, programma realizzato in collaborazione con la redazione di FcInterNews.
Si parte con un mini bilancio della stagione dei baby nerazzurri: “Penso vadano fatti a fine stagione e non sono legati solo ai risultati. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro di Stefano Vecchi e della crescita dei ragazzi. Già l’anno scorso il tecnico ha abituato i ragazzi a dedicarsi al lavoro e quelli usciti si sono rivelati già pronti come ad esempio Yao Gue; anche quest’anno usciranno bene nel calcio dei grandi, anche se auspico al più presto l’arrivo delle seconde squadre. Poi abbiamo vinto la Coppa Italia, siamo usciti dal Viareggio contro il Palermo in una gara rocambolesca e siamo arrivati alle Final Eight direttamente. Il bilancio è positivo al di là della vittoria finale del campionato alla quale comunque teniamo anche se non sarà un obiettivo imprescindibile”.
Quale può essere il futuro di Stefano Vecchi? “Come per Andrea Stramaccioni, posso solo augurarmi che possa rimanere con noi a lungo. Poi lui restò solo otto mesi per volare nel calcio dei grandi. Per l’eventuale successione, premesso che certe scelte vanno sempre fatte in condivisione con il settore tecnico della prima squadra, il tecnico della Primavera non c’entra col settore giovanile. Per il mio parere, quindi, la Primavera ha bisogno di un allenatore da prima squadra che ha già avuto esperienze coi grandi. Penso che per il futuro ci orienteremo su questa strada”. Capitolo seconde squadre: si tratta davvero dell’unica chance per far crescere i giovani? “Penso che il problema non sia dato dagli stranieri quanto dalla mancanza di un percorso di crescita per i giovani del vivaio. In Italia abbiamo tanti vivai che lavorano bene, il problema è che in Europa tutti hanno costruito un ponte per i ragazzi mentre da noi, che abbiamo il torneo più difficile, abbiamo ancora un buco dove cadono in tanti. E tanti ragazzi che hanno possibilità rischiano di perdersi. Mi auguro si lascino da parte gli interessi personali e si guardi a quello del calcio italiano lasciando ai club la facoltà di creare una seconda squadra”.
Tanti giocatori si sono distinti nella Primavera interista, ma quale può essere già pronto per il salto nel calcio maggiore? “Penso che ce ne siano diversi, ma in assoluto dico Ionut Radu. Penso che sia già pronto per affrontare il calcio di alto livello, è un prospetto già pronto anche per la Serie A, bisogna dargli spazio perché ha qualità fuori dal comune. Se ci sono già accordi per lui? Di questo se ne occupa Piero Ausilio. Parlando degli altri giocatori è difficile pensare che possano trovare continuità subito perché il salto è importante, ma gente come Enrico Baldini, Fabio Della Giovanna e Axel Bakayoko possono fare buone cose; l’importante è capire come aiutarli”.
Samaden poi spiega il rapporto di Roberto Mancini con la Primavera: “Davvero ottimo, coi giocatori e col tecnico; allena i ragazzi con grande attenzione, che a volte mi sorprende quando li cura in prima persona. Secondo me gli piace curarli anche per il suo vissuto di calciatore, spera di vedere qualche giocatore che possa ripercorrere quella strada”. Sensazioni sulla Final Eight: “A detta di tutti, le favorite sembravano Juve, Roma e Milan; le prime due hanno confermato il loro valore, il Milan è una squadra di valore assoluto e arriverà alle fasi finali. Noi vogliamo dare fastidio e arrivare in fondo, senza dimenticare le altre squadre. Le finali sono aperte a ogni risultato, noi cercheremo di giocare ogni match come una finale”.
C’è qualche nuovo arrivo di cui si può parlare? “Stiamo lavorando, ci sono diverse situazioni. Il lavoro di Pierluigi Casiraghi sta portando i suoi frutti, abbiamo qualche prospetto del 2000 a cui siamo vicini, poi Giuseppe Giavardi sta lavorando in Italia per le fasce più basse. Ma non ci sono ancora nomi”.