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Scaroni: "Con Sala riparte il progetto stadio. Ristrutturare il Meazza? No"

di Christian Liotta
Ufficializzata la riconferma di Beppe Sala come sindaco di Milano, la partita per il nuovo stadio di San Siro torna a diventare uno dei temi caldi della nuova agenda di Palazzo Marino. Intervistato da Radio 24 nel corso di 'Tutti Convocati', il presidente del Milan Paolo Scaroni torna a parlare della questione: "Sono contento della conferma di Sala perché riparte a tutta velocità il progetto stadio. Questa è una delle condizioni chiave perché il Milan e tutte le altre squadre riprendano un cammino virtuoso. Senza stadi nuovi la Serie A è destinata a scendere e non a salire. Ho scritto subito a Sala per le congratulazioni e lui mi ha risposto in modo simpatico. Lui è interista, quindi dice che convoca noi e il Milan per riprendere in mano il progetto. Poi spiego un'altra cosa: premesso che il progetto presentato prevede il nuovo stadio a fianco di San Siro e Sala ha detto che con le modifiche fatte il progetto va bene, non riesco a capire come si possa pensare ad una ristrutturazione pesante del Meazza dove si gioca due volte a settimana. Ogni tre giorni entrano 50mila persone, non riesco a pensare a dei maxi cantieri con tanti operai dentro. Si dovrebbe giocare in un altro stadio per consentire che procedano i lavori senza rischi. E dove dovrebbero andare Inter e Milan? Semplicemente, uno stadio che le accolga non esiste. Non capisco come certe intenzioni potrebbero realizzarsi".

Ma interisti e milanisti hanno capito quanto sia centrale il progetto? "Mi auguro di sì, non mi sono risparmiato su questo fronte. Ho sempre spiegato ai tifosi che è inutile avere grandi ambizioni se non si hanno gli stessi mezzi delle big europee, e tra questi mezzi inserisco anche lo stadio e i ricavi. Le squadre con le quali ci confrontiamo in Champions incassano 100 mln di euro dagli stadi, il Milan 35. Impossibile nutrire certe ambizioni con un gap del genere".

Scaroni parla anche dell'obiettivo Scudetto per i rossoneri: "Giusto inseguire i sogni, registro con piacere che giocatori e tecnico hanno grandi ambizioni. Ma nel budget di quest'anno c'è come obiettivo la qualificazione in Champions League, se poi ci arriviamo da primi in classifica tanto meglio. Otteniamo buoni risultati e giochiamo in maniera divertente, poi anche io penso che andrebbe introdotta la regola che vieta il retropassaggio nella metà campo difensiva una volta scavalcata. Visto che noi passiamo poco la palla all'indietro, vedere le partite del Milan mi diverte".

Ultima domanda sulla questione Super League: "Per me è un progetto superato e non torno più. Restano però i problemi che avevano portato a pensare alla Super League. Spero che si trovi una nuova soluzione insieme alla UEFA, non si possono vedere i grandi club europei che perdono sistematicamente. Questo è un problema che va risolto".

 
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