Spalletti in conferenza: "Icardi? Volete fare una fiction, io sono sempre stato credibile. Champions? Vado avanti fiducioso"
Fonte: dall'inviato a San Siro
Al termine del tradizionale tour di interviste con le televisioni, Luciano Spalletti arriva nella sala stampa di San Siro per commentare anche in conferenza il brutto stop interno con la Lazio che complica i piani Champions.
Per i risultati delle altre poteva essere un'occasione per stare tranquilli in chiave Champions: cosa si sente di dire ai tifosi?
"E' facile, basta vedere le partite. Dov'è l'insidia fisica che lei vede? Io guardo stasera e secondo me è stata fatta bene, abbiamo sbagliato nella seconda parte del primo tempo insistendo nell'entrare a destra anziché a sinistra. Dovevamo dilatare i loro spazi, tentando di giocare dietro la loro linea difensiva: bisognava avere pazienza e invece si è preso gol subito dopo che avevamo avuto due chance noi. E' un risultato pesante contro una concorrente diretta, poi però la squadra ha fatto una buona gara. Io vado avanti fiducioso per la possibilità di stare nelle prime 4 fino in fondo; il mio biglietto da visita per dire come saremo tra tre partite bisognerà vederlo nelle prossime".
Abbiamo sentito la sua posizione sul caso Icardi: si sente deluso dalla società? Ha parlato di situazione offensiva per i tifosi.
"Non ho detto offensiva, ma umiliante. E' chiara la situazione, è sotto gli occhi di tutti e io devo infondere credibilità per il ruolo che ho. E sarà così, anche negli anni precedenti sono stato credibile anche se vengo 'abbaiato'. Le partite le abbiamo perse anche prima con Icardi. Poi se si riferisce alla mezz'ora che avrebbe dovuto giocare oggi, io le dico che è la credibilità che fa la differenza. A quegli altri giocatori cosa devo dire domani all'allenamento? Rientra Icardi, quando dovrà giocare gioca. Volete fare una fiction, vi fa comodo: se volete, vi faccio vedere come voi giornalisti l'avete portata avanti. Vi farò degli esempi a fine anno, queste cose succedono dappertutto. Voi non siete il mio dirimpettaio, il mestiere d'allenatore è questo".
De Vrij out: si è sentita la sua assenza? Non ha pensato di inserire Colidio?
"Ci ho pensato a Colidio, però poi lui si è allenato poco con noi. C'è bisogno di uno spessore caratteriale per giocare in questo stadio qui, una struttura mentale importante. In questi anni ne abbiamo bruciati diversi di giocatori con un passato più importante. Ho ritenuto giusto fare giocare quelli che sono abituati a stare in questi contesti".
Tatticamente si è vista un'Inter spaccata. Qui ci sono ancora le nozioni tattiche che aveva a Roma?
"Oggi o a Roma? (ride, ndr). Secondo me non abbiamo dato una grande possibilità di andare a subire contropiede, ne abbiamo subiti due soprattutto nella seconda parte del primo tempo. La Lazio li fa a chiunque, così come le occasioni da gol. Mano a mano che passano i minuti è normale portare più giocatori in avanti. La partita che abbiamo fatto era quella che dovevamo fare, abbiamo creato delle situazioni insidiose come i due tiri di Politano, proprio perché la Lazio si è abbassata molto. Potevamo avere un po' di fortuna".
Il titolo di oggi è 'Luciano non perdona': Spalletti è uno che riesce a lasciare correre?
"Per me non è un problema, io uso i giocatori più forti che ho ma sempre dentro il contesto della gestione di una squadra. Icardi si è allenato, ha fatto le cose che doveva fare. Poi voi scrivete in base ai racconti, non alla verità. Per questo io devo essere giusto dentro gli spogliatoi, è successo che ho lasciato fuori anche Nainggolan. Le motivazioni sono sotto gli occhi di tutti, è un film che è passato con tutta chiarezza. I giocatori mi saluteranno sempre in un certo modo".