Spalletti: "Nessuna rivincita con l'Inter, curioso della mia reazione a San Siro"
di Egle Patanè
Che partita di aspetta domani?
"Sarà una partita in cui tutte e due le squadre andranno alla ricerca della vittoria perché hanno bisogno dei tre punti. Loro stanno in campo con una conformazione geometrica diversa dalla nostra e ci sarà da coprire gli spazi che loro prenderanno in fase di possesso perché loro sono bravi con gli esterni a tutta fascia. Le intenzioni sono sane da parte di tutte e due le squadre. L'Inter ha fatto vedere in passato e quest'anno con Inzaghi di fare bene".
Qual è la sua definizione di questa partita?
"Sarà importantissima per tutte e due, ma definitiva mai. Ci sono squadre forti in campionato e delle difficoltà momentanee che possono arrivare da ogni parte. Ha ragione Inzaghi a dire che è importante ma non decisiva".
Per lei è una rivincita sfida la sua ex, l'Inter, da capolista?
"Io non ho da far valere nessuna rivincita. Domani è un passaggio fondamentale per un'altra piccola felicità. Non per la mia, o anche per la mia, ma soprattutto per tutte quelle persone che ci amano e ci seguono. Noi siamo già a posto. Se continuo a fare questo lavoro a 62 anni è perché sono in cerca di una dignità, che sarà una certezza solo quando ti batterai per le persone che ti vogliono bene, non solo per il tuo esser famoso e per il ruolo. Abbiamo una città dietro che è lì che freme. Santoro mi ha detto che alla partenza ci saranno mille persone a salutarci, una roba impossibile questa. Si sente che la vivono così, anche se rimangono a casa. Ma che si scomodino, vengano lì e organizzino per stare lì è una roba che ci deve per forza far riflettere su quello che dovrà essere il nostro comportamento, la nostra ricerca, la nostra voglia. Noi dobbiamo passare attraverso la gente che ci vuole bene, che ci ama. Chi non sa riconoscere quest'amore non sarà mai fiero di ciò che ha fatto".
Non è decisiva neanche per l'Inter?
"No, neanche per loro. Ci sono tante partite e saranno molte le difficoltà, per tutti. La felicità è nascosta un po' dietro queste difficoltà. Fin quando sei di fronte ad un risultato così o quando ti trovi a dover sostituire uno o due giocatori non bisogna abbassare le spalle, o non si raggiungono gli obiettivi. E' tutto dietro queste difficoltà qui: le assenze, la gestione delle partite quando mancano un paio di giocatori senza lamentarsi. Io non mi sono mai lamentato in carriera. Non ho mai detto 'Mi manca questo o quell'altro', perché sarebbe come dire alla squadra che non possiamo farcela da soli. Invece possiamo farcela. I problemi non finiscono mai, ma neanche le soluzioni. Per questo si va a cercare le soluzioni sempre. Per loro non è definitiva".
Con che certezze e che dubbi il Napoli va a Milano?
"Le certezze di quanto fatto fin qui, delle qualità esibite dai nostri calciatori, di migliaia di persone che ti vogliono bene e ti sostengono se casomai una volta ti venisse il dubbio di non farcela ad essere fortissimo. La nostra gente pensa che noi siamo una squadra fortissima. Di dubbi non ce ne sono. Noi andiamo lì per fare la partita. C'è un avversario che ha le nostre stesse qualità, dei calciatori di livello come il nostro e un allenatore che ha un'esperienza su quel gioco che gli fa fare e ha trovato una squadra che ha già fatto quel gioco negli anni precedenti. Ci saranno delle difficoltà, le stesse che dicevamo prima, ma ci vuole il coraggio per affrontare queste difficoltà. Si fa spazio a quelli che non vedono l'ora di affrontarle le difficoltà".
Come si vive la lotta per il titolo con una proprietà italiana dopo gli anni passati all'Inter?
"Grossomodo è uguale. Lì avevo un presidente di una nazione differenze, di un Paese diverso, però il figlio lavorava lì a Milano, era spesso presente. Per cui diciamo che è simile grossomodo. Zhang rimaneva perlopiù in Cina quindi la viveva più indirettamente. De Laurentiis invece vuol sapere le cose, ci telefoniamo. Zhang sorvegliava a distanza, De Laurentiis sorveglia da vicino e ti fa sentire la sua presenza. Con entrambi ho avuto la possibilità di lavorare come meglio credo. Poi sono sempre i risultati che fanno la differenza".
Altre notizie
Lunedì 6 gennaio
Domenica 5 gennaio