Steven Zhang: "San Siro al derby sembra Broadway. I tifosi sono come uno tsunami, da pelle d'oca"
Alla scoperta di Steven Zhang. Il portale cinese Xcnnews.com racconta quella che è l'esperienza milanese del figlio di Zhang Jindong, numero uno di Suning proprietaria dell'Inter, club per il quale è responsabile per l'esplorazione dei mercati esteri in qualità di vicepresidente di Suning International oltre che membro del CdA. Tanti gli aneddoti raccontati, dai dubbi di un azionista di vecchia data sul fatto che parlasse inglese al coinvolgimento del padre che lo chiama per chiedergli dei giocatori, senza magari curarsi del fatto che lui stia a Milano.
Totale coinvolgimento, quello della famiglia Zhang, nell'universo Inter. Niente male, per uno come Steven che da piccolo nemmeno seguiva troppo il calcio e che invece segue con estrema passione tutte le vicende del club. E che non teme eventuali ripercussioni sul suo lavoro in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi della squadra nerazzurra: "Non necessariamente incertezze simili porteranno al mio fallimento; niente di tutto ciò mi impedirà di avere successo". Zhang junior, poi, non manca di descrivere quella che è l'atmosfera di San Siro nella serata del derby: "Non riesco davvero a definire le sensazioni, è come essere a Broadway. Gli stadi europei sono costruiti molto in verticale, quando sono pieni si ha l'impressione che i giocatori vengano mangiati. Quando i tifosi cantano tutti insieme è come uno tsunami; ad esempio, quando 80mila persone lanciano il coro: 'Chi non salta rossonero è...', sembra di essere nel mezzo di un terremoto. Viene la pelle d'oca".