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Stramaccioni: "Con Spalletti e alcuni rinforzi, l'Inter si riprenderà. Cou? Ci fu obbligo di cederlo. Su Biabiany..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: TMW

Intervistato da TuttoMercatoWeb, Andrea Stramaccioni ha parlato di presente e anche di passato (nerazzurro).

Partiamo dall’inizio: il suo impatto con lo Sparta Praga?
"È stato un impatto difficile, soprattutto a livello ambientale. I primi mesi soprattutto sono stati difficilissimi per il differente tipo di calcio, la lingua e la nuova squadra con più della metà di calciatori nuovi. Nell’ultimo periodo però abbiamo trovato un equilibrio migliore rispetto all’inizio e quindi anche maggiore continuità".

La Serie A vista da fuori: come la vede?
"Più bella e affascinante da vedere, Napoli e Juve sono protagoniste di un duello spettacolare anche per il resto dell’Europa. E la lotta è apertissima e avvincente anche dietro di loro".

La sua ex Inter era partita benissimo e si parlava di Scudetto. Poi un’improvvisa flessione...
"Conosco perfettamente quell’ambiente, bisogna restare equilibrati in questi momenti e Spalletti sa come fare. Si riprenderanno e con qualche rinforzo mirato torneranno a dimostrare il loro vero potenziale".

A proposito di Inter. Lei ha allenato Coutinho, che in questa finestra è stato il colpo del Barcellona.
"Phil deve ringraziare in primis se stesso e i miglioramenti che ha fatto. Era un giovane calciatore con un potenziale straordinario nel 2012, la situazione finanziaria delicatissima però obbligò la dirigenza a fare qualcosa che a nessuno piaceva: cederlo. Ma questo è il calcio e vederlo al Barcellona può far solo piacere a chi ha creduto in lui".

Biabiany e il futuro: che succederà?
"Jonathan è un giocatore importante che ho fortemente voluto con un ingaggio molto alto per la Repubblica Ceca e che purtroppo capisco, per lo Sparta, senza Coppe Europee non sia facile mantenere. Spero fortemente si trovi una soluzione".

E lei, ci pensa al ritorno in Italia?
"Ho due anni di contratto e sono concentrato con tutte le mie energie a cercare di fare meglio possibile. Lo Sparta Praga ha una storia incredibile e milioni di tifosi e sono orgoglioso di esserne l’allenatore".


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