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Stramaccioni: "Ero matto di Icardi, ipotizzavo un tridente con Palacio e Aubameyang. Ha sbagliato ad andare al PSG"

di Egle Patanè

Ancora una lunga intervista di Andrea Stramaccioni, ormai di casa in quel di Qatar, che a Sportweek esprime il suo pensiero a proposito del Mondiale che sta per iniziare. Tra una considerazione e l'altra, l'ex allenatore dell'Inter è chiamato ad un riavvolgimento del nastro e un salto temporale ai tempi in cui sedeva sulla panca della Beneamata. 

Nell’Argentina manca Icardi e non è una sorpresa. Che gli è successo?
"Ero matto di lui, sarebbe stato il mio centravanti se fossi rimasto all’Inter. Lo avevo contattato, con Branca avevo ipotizzato il tridente Palacio-Icardi-Aubameyang, invece… Ora non voglio commentare l’extra-campo però sono convinto Mauro abbia sbagliato ad andare al Psg. Icardi non un’alternativa, deve scegliere una squadra in cui giocare sempre”.

Altri convocati a cui è legato?
"Beh, Nagatomo. È un ragazzo d’oro, di un’affidabilità incredibile. E poi in Giappone è un’icona, anche se da noi Cassano e Milito lo distruggevano con quegli scherzi".

Via, il racconto di uno scherzo per chiudere.
"C’era questo gioco. Un calciatore mette l’impugnatura di un cucchiaino in bocca e con la parte concava colpisce sulla testa il compagno, che deve tenere gli occhi chiusi. Quando toccava a Milito con Nagatomo, Cassano sbucava dal nulla e lo colpiva forte sulla testa. Yuto non si spiegava come quel colpo potesse arrivare da un piccolo cucchiaio e diceva: ‘Non capisco, non capisco’. Non riuscivo a non ridere".


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