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Tacconi: "Prendo ancora in giro il mio amico Zenga, gli dico che mi deve 300 milioni per Italia '90"

di Christian Liotta

Stefano Tacconi si racconta. A quasi due anni dall'aneurisma che lo ha colpito, l'ex portiere della Juventus e del Genoa racconta la paura, i progressi e i passi da fare per tornare alla normalità ai microfoni di SportWeek. Parlando tra le altre cose anche dei messaggi ricevuti dai suoi ex compagni: "Loro si sono fatti sentire, anche perché prima andavo a giocare con le Legends della Juve ed eravamo sempre in contatto. Ora tocca ad Angelo Peruzzi ed Antonio Chimenti raccogliere le palle in fondo al sacco (ride, ndr)".

Ma non solo ex juventini hanno voluto far sentire la loro vicinanza a Tacconi: "Per esempio, anche il mio amico Walter Zenga. Lo prendo in giro e gli dico sempre: 'Mi devi ancora 300 milioni di lire di premi per il Mondiale che ci hai fatto perdere con quell’uscita su Claudio Caniggia contro l’Argentina in semifinale'. Mi manda al diavolo. E ha ragione, Walter fece un torneo strepitoso, ma tutti si ricordano solo di un errore sull’unico gol subito. Capito che mestiere del c… il portiere?”. 

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