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The Milan Skriniar Story: passato da attaccante rigorista, sognando Skrtel. Dalla promessa del padre all'Inter

di Fabrizio Longo

Tra i punti fermi di questo avvio di stagione dell'Inter c'è Milan Skriniar, piacevole sorpresa della squadra di Luciano Spalletti. Sky Sport ha scavato nel passato dello slovacco, ricavandone aneddoti utili a delineare il profilo completo di un grande difensore del presente e del futuro. 

Lubomir, padre di Milan, era anche lui calciatore: giocava alla Gago e fu il primo allenatore del ragazzo. Aveva intuito qualcosa già prima degli altri: "Milan, diventerai calciatore". Ha una buona tecnica e personalità, infatti gioca da attaccante e segna, calcia i rigori. Il provino allo Zilina va per il verso giusto e viene preso: è costretto a vivere in un collegio insieme ai compagni a 100 km da casa, laddove la famiglia lo chiama Mino (che si pronuncia "Migno") lontano dai suoi cari e dagli affetti. Con la maglia della squadra slovacca segna 15 gol e approda alla Sampdoria nel 2015, dove ad aspettarlo ci sono Montella e David Ivan, suo connazionale e coetaneo che lo aiuta tantissimo per quanto riguarda l'ambientamento. Milan, infatti, disconosce completamente la lingua italiana. L'idolo è il connazionale Skrtel, ex calciatore del Liverpool, infatti la maglia che avrebbe voluto indossare è la numero 17, ma non è libera. E allora ecco la 37. A Genova l'inizio è complicato: con Montella appena 3 presenze, prima della consacrazione con Marco Giampaolo e la ricercata serenità, trovata anche grazie alla fedele compagna, una modella slovacca che lo segue ovunque vada, insieme al cane. Il resto è storia recente: l'Inter mette gli occhi su di lui e diventa il calciatore slovacco più pagato della storia (operazione da 35 milioni complessivi).


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Domenica 15 dicembre