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Traverso (Uefa): "Vi spiego il nuovo FFP. Le italiane? Napoli e Milan ok, altre hanno iniziato a risanare"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

"Non credo che l’Arabia sia un problema. Non oggi almeno. Preoccupano di più la polarizzazione e la concentrazione di risorse in Paesi che dominano il mercato e attraggono i miglior talenti". Lo dice Andrea Traverso, colui che può considerarsi a ragione l'inventore del rinnovato FFP Uefa. Parlando alla Gazzetta dello Sport, Traverso ha provato a chiarire gli obiettivi che si pone la Uefa in tal senso.

Il tanto criticato Fair Play…
"Non tutti l’hanno capito, ma il nuovo regolamento è molto più rigoroso. Con attenzione particolare a debiti e costi. Non concede più scappatoie, ha controlli più attuali su debiti, deficit, spese, plusvalenze, prestiti, ammortamenti e, presto, forse, introdurrà un limite assoluto alle spese. Lo hanno chiesto leghe, federazioni, giocatori e club per far fronte alle spese pazze".

Le italiane?
"Sono quelle che devono stare più attente, ma quest’anno c’è stata una presa di coscienza. Lo scudetto l’ha vinto il Napoli dalla gestione esemplare. Alcune (Milan, ndr) hanno intrapreso con ottimi risultati un cammino virtuoso. Altre (Juve e Inter, ndr) sono un po’ in ritardo, ma hanno cominciato il risanamento controllando i costi. La Roma ha detto che forse sforerà alcuni parametri del settlement e pagherà una multa invece di vendere. I controlli saranno a ottobre".

Il discorso Juve è complesso.
"L’inchiesta è in corso. In caso di sanzioni, probabile che il settlement sia rivisto o interrotto".

La nuova regola sulle plusvalenze è per la Juve?
"No, è che in Italia le plusvalenze pesano di più, il 20 per cento del fatturato contro l’11 in Premier, il 7 in Spagna, il 6 in Germania. Intendiamoci: non hanno niente di sbagliato se sono vere e non artificiali, solo per gonfiare i bilanci. Scritture contabili che non generano soldi e spostano il problema nel tempo. Richiedono ammortamenti più alti che richiedono plusvalenze e via così... La palla di neve che diventa valanga".

Ricapitoliamo i parametri del nuovo FFP?
"Il deficit non può superare i 60 milioni. Le spese per stipendi, agenti e mercato non possono andare oltre il 70% del fatturato (un salary cap globale, ndr). Si arriverà a regime per gradi: 90% nel ‘23, 80% nel ‘24 e 70% nel ‘25. I debiti si pagano in 90 giorni. In più, se il capitale diventa negativo, va recuperato del 10% all’anno. I settlement di Milan, Juve, Inter e Roma riguardano solo il deficit: se non fossero in regola con debiti o costi, sarebbero sottoposti a nuova procedura".


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