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Veron: "L'Inter per me fu come tornare a casa. Più pressione con gli anni senza vittorie, ma nel 2006 scudetto vinto sul campo"

di Daniele Alfieri

"Quello che ho ottenuto in Italia a livello di continuità non l'ho ottenuto in Inghilterra. Sono arrivato a 21 anni in Italia e credo di essermi formato nel calcio italiano". Juan Sebastian Veron, oggi presidente dell'Estudiantes, ripercorre le tappe della sua carriera da calciatore ricordando in modo speciale la doppia annata 2004-2006 vissuta all'Inter dopo l'esperienza in Premier League con le maglie di Manchester United e Chelsea. "Tornare in un club prima di tutto come l'Inter, uno tra i più grandi al mondo, e ritrovare persone che già conoscevo è stato come essere di nuovo a casa cambiando città. La pressione veniva da molto tempo dietro e ovviamente quando un club così importante non ha la possibilità né la fortuna di vincere va aumentando. Per una situazione extracalcistica al secondo anno abbiamo potuto vincere. Dentro il campo di gioco per me siamo stati i giusti vincitori e ovviamente il riconoscimento è venuto dopo. In linea generale - conclude la Brujita - la gente intorno a una squadra così importante la prima cosa che ti chiede ed esige è vincere uno scudetto".

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