Vieri: "Lo scudetto non è un obbligo, ma ora Conte può riuscirci. Squadra senza qualità? Bugia. Eriksen andrà via"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Torna a parlare Christian Vieri e lo fa alla Gazzetta dello Sport. L'ex attaccante dell'Inter è il solito fiume in piena.
Ci faccia un’analisi della classifica. Prima delle gare di oggi recita: Milan, Sassuolo, Inter, Napoli, Juventus. C’è qualche intruso?
"Se guardi i nomi il Sassuolo, ma per come gioca merita di stare lì. Le altre ci sono sempre state, lassù".
Lotta scudetto fra quelle quattro o la ridurrebbe a Milan, Inter e Juve, le sue ex squadre?
"Mettiamoci anche il Napoli, la Lazio e forse pure l’Atalanta".
Ci ha detto un paio di mesi fa: la Juve resta la più forte ma vince da nove anni, dunque l’Inter avrà più fame.
"Confermo. Tanto più adesso che l’uscita dalla Champions, purtroppo, le lascia solo un obiettivo: darà tutto quello che ha per vincere lo scudetto".
Diciamo pure che la «obbliga» a vincere lo scudetto.
"Nessuno è obbligato a fare nulla. Però Conte ha una squadra fortissima: giocando una volta alla settimana ha tutto per riuscirci".
«Giocare in Champions ti spinge anche in campionato». Oppure: «Senza la pressione e le fatiche della Champions in campionato si è avvantaggiati». Lei di che partito è?
"Del partito che l’Inter deve giocare la Champions, sempre. Perché ha giocatori di livello superiore e perché è sempre stato nel suo DNA".
Lo è meno giocare un calcio di qualità? Quello che in Europa di solito fa la differenza?
"Quando sento dire che l’Inter non ha qualità, rispondo: bugia. Ne ha più che abbastanza per battere lo Shakhtar: se hai vinto a Moenchengladbach, in qualche modo vinci anche la partita in casa che ti dà gli ottavi".
Troppo nervoso, Conte?
"Conte è questo: punto. Non l’ho mai visto un giorno tranquillo, sia che vinca 5-0 sia che perda 3-0".
L’Inter gioca troppo spesso nello stesso modo?
"Quando le cose non vanno bene, un allenatore deve essere bravo a cambiare in corsa. Da quello che si vede, Conte non lo fa sempre. Io vorrei vedere Eriksen di più, credo darebbe una grande mano, però è l’allenatore che vede i giocatori tutti i giorni: noi possiamo dire solo quello che vediamo da fuori".
Eriksen resterà a gennaio?
"No: secondo me se ne va".