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Vilhena: "Non è vero che sono arraffa soldi, volevo stipendio uguale ad altri giocatori. Andrò in un bel club che..."

di Daniele Alfieri

Dopo l'annuncio ufficiale del Feyenoord del mancato accordo per il rinnovo del suo contratto, Tonny Vilhena svela le sue ragioni ai microfoni di Voetbal International: "Non è senza un motivo che ho iniziato le conversazioni con il Feyenoord. Tutti sanno che è la mia casa, perciò una permanenza più lunga sarebbe stata un'opzione seria per me, visto che il Feyenoord è il mio club e rimarrà tale. L'unica cosa che chiedevo era uno stipendio uguale a quello percepito dalla maggioranza degli altri giocatori. Ma il Feyenoord non era pronto. Va bene, allora non si fa nulla. Ho sentito e letto che non sarei stato accontentato perché sono un arraffa soldi, ma quelli che conoscono gli ingaggi al Feyenoord sanno che non lo sono. Non prendo milioni, dovrei continuare a guadagnare meno degli altri ragazzi? È solo una forma di apprezzamento. Il Feyenoord non vuole darmelo, bene, allora guardo avanti".

Dal 21enne olandese, entrato in queste settimane nel mirino dell'Inter, un messaggio per quella che ormai può essere considerata la sua ex squadra ("Auguro il meglio al club, mi mancherà il mister Giovanni van Bronckhorst. Gli sono grato per la fiducia che ha avuto in me"), con un pensiero rivolto al futuro: "Credo che andrò in un bel club dove potrò crescere ulteriormente".


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