Walem: "Lukaku ha sbagliato a lasciare l'Inter. Thuram fortissimo, dimostra la forza della dirigenza"
"Penso verrà accolto male perché il club ha vissuto la faccenda Romelu Lukaku malissimo". Questo il pensiero che Johan Walem, ex centrocampista belga visto in Italia con le maglie di Udinese, Parma, Torino e Catania, esprime ai microfoni di Gianlucadimarzio.com sull'accoglienza che San Siro riserverà all'attaccante della Roma. "Ma anche Romelu non l'ha vissuta bene, secondo me ha sbagliato a lasciare l'Inter e soprattutto il modo in cui l'ha fatto. Però non so sia stato lui a trattare di nascosto con la Juve oppure l'agente, l'avvocato... Però quando ci sono tante persone di mezzo alla fine paga sempre il giocatore. Lui se n'è andato dall'Inter che poi ha deciso di mollarlo. Il modo in cui si sono lasciati non è stato bello". Walem ha detto la sua anche sulla questione della finale di Champions League, dove la panchina di Lukaku, a quanto pare, fu la causa scatenante del malumore del giocatore: "Conosco Romelu personalmente perché l'ho avuto con me e so che lui vuole sempre giocare, vincere tutto ed essere il migliore. Però dovrebbe anche accettare la concorrenza e dando un'occhiata allo squadrone che aveva l'Inter... per un pelo non hanno vinto la Champions League".
Walem parla poi della corsa per lo Scudetto: "Juve, Milan e Inter hanno i mezzi per fare non bene, ma di più. Hanno voglia di vincere e quindi è bello avere una lotta del genere. Secondo me quest'anno in Serie A c'è una squadra da battere: l'Inter. I nerazzurri hanno fatto molto bene e si stanno ripetendo quindi per me è la favorita. Hanno la mentalità giusta e con l'allenatore le cose stanno andando benissimo. E poi hanno bei giocatori, bisogna dirlo. Lukaku è andato via ma hanno preso Marcus Thuram che è molto, molto, molto forte. Questo dimostra la forza della dirigenza che va a cercare i talenti giusti per la squadra. Non ho nessuno aneddoto su Marcus ma quando lo vedo giocare a questi livelli penso che Lilian possa essere orgoglioso del figlio. Lilian però era tutto diverso. Lui era un difensore molto duro e secco però li accomuna la personalità perché per far bene a questi livelli bisogna averne tanta e Marcus ha dimostrato di averne. Si è adattato molto in fretta ai compagni e questo è stato importante. L'ambizione dei grandi giocatori come Marcus è arrivare al top".
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