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Wanda Nara: "Icardi via dall'Inter? Mauro ha fatto sempre e solo quello che ha voluto. È tutto il contrario di ciò che sembra"

di Alessandro Cavasinni

In un'intervista concessa a Vanity Fair, Wanda Nara è tornata a parlare del suo rapporto ormai finito con Mauro Icardi e anche ai tempi in cui l'argentino era a Milano.

A che punto siete con le carte del divorzio?
"Abbiamo firmato la separazione. Mauro non voleva ed è stato difficilissimo, perché io a lui voglio ancora molto bene. Ma le cose non andavano, in casa l’atmosfera era pesante e a un certo punto gli ho detto: “Fermiamoci”. Poi sono partita per l’Argentina".

L’autunno scorso lo scoop l’ha fatto partire lei: ha trovato dei messaggi della modella argentina China Suarez nel cellulare di suo marito e si è sfogata su Instagram.
"Non me lo aspettavo, Mauro non mi aveva mai dato motivo per essere gelosa. È stato brutto, però poi ho capito che non viviamo in una favola Disney e che certe cose possono capitare. Io ho conosciuto Mauro che aveva 18 anni, non aveva neanche avuto il tempo di fare un po’ di esperienza".

Sta derubricando il tradimento a stupidaggine da ragazzino?
"Credo si sia trattato di quello. Anzi, dopo il fatto, lui ha capito ancora di più quanto mi amasse. Io lo sbaglio l’ho perdonato, il problema è stato un altro".

Quale?
"La donna in questione è arcinota in Argentina per aver sfasciato numerose famiglie famose. Una volta si è messa con un attore mentre la moglie di lui era incinta, e ha perso il bambino. Un’altra ha soffiato il marito a una madre a cui poco prima era morta una figlia. Non solo: siccome la conosco, mentre adescava mio marito, scriveva anche a me come fossimo amiche. Mi diceva che voleva venire a trovarmi a Parigi, mi chiamava in FaceTime. L’ho trovato insopportabile".

Ma lei non ha mai smesso di lavorare: era la sua procuratrice!
"Certo, lavoravo per lui, e quello andava bene. È stato Mauro anni fa a chiedermi di fargli da manager: io non ho mai avuto un agente, mi sono sempre gestita i contratti da sola fin da adolescente. Sono diventata piuttosto brava ad aggiungere o rimuovere clausole. Ho carattere e picardía (astuzia, ndr). Quando è scaduto il contratto al suo ex procuratore sono subentrata io".

Quindi lui si è affidato a lei, completamente.
"Ma no, abbiamo anche discusso. È tutto il contrario di ciò che sembra: io sono quella tranquilla e lui quello con il carattere forte".

Sta dicendo che tante delle mosse che i tifosi hanno criticato, attribuendole a lei, come la decisione di lasciare l’Inter per esempio, in realtà erano frutto di scelte personali di Mauro?
"Lui ha fatto, sempre e solo, quello che ha voluto. Io mi limitavo a mettere nero su bianco i suoi desiderata. Ma, certo, è più facile dare la colpa alla donna, soprattutto in un mondo maschilista come quello del calcio".

Suo marito era geloso quando lei postava una foto sexy?
"Era orgoglioso. Molto spesso mi accompagnava lui sul set".

Morale: gli piaceva la Wanda moglie, mamma, procuratrice e pure la Wanda oggetto del desiderio. Solo la Wanda indipendente non gli andava a genio.
"Già. Ma vede, mia madre da giovane faceva l’attrice. Ha conosciuto mio padre e ha smesso. E io, nel 2022, non posso permettere che la storia si ripeta".


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