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Zanetti: "L'Inter è la mia vita. Suning ambiziosa, vogliamo vincere ancora"

di Christian Liotta

"L'Inter è la mia vita". Così debutta Javier Zanetti, vice president del club nerazzurro, in un'intervista rilasciata al quotidiano britannico The Independent. Dove l'ex capitano nerazzurro ribadisce: "Il fatto che il legame tra me e questa società sia rimasto saldo anche dopo il mio ritiro è una cosa molto importante. Mi sono reso disponibile immediatamente". Nel corso dell'intervista, Pupi ribadisce quelle che sono le intenzioni del gruppo nuovo proprietario del club: "Suning ha grandi ambizioni. Fanno il loro lavoro molto seriamente e hanno molto rispetto della storia dell'Inter. Insieme abbiamo l'intenzione di riportare questa squadra a vincere trofei prestigiosi. Il club si sta strutturando per compiere questo salto e penso che tutti insieme stiamo creando un progetto ambizioso. Suning è un grande supporto per noi. E io voglio andare avanti nel mio lavoro in questo club, aiutare i proprietari di Suning. Come ho già detto, l'Inter è una famiglia, e per me è molto importante trasmettere i nostri valori attraverso tutti i progetti".

L'intervista è stata realizzata nel giorno della presentazione del progetto Inter Media House, che, a detta di Zanetti, "è stata progettata con l'obiettivo di raggiungere la nostra base di fan a livello mondiale e di migliorare e ampliare i valori fondamentali del nostro marchio. Seguo tutti gli aspetti, compresi quelli social. L'essere parte dei progetti internazionali di Uefa e Fifa è molto utile anche all'Inter. Ci sono anche altri grandi progetti qui a Milano dei quali faccio parte, e sono convinto che possiamo raggiungere tutti gli obiettivi che abbiamo in mente. Ho il privilegio di viaggiare per il mondo e di incontrare tantissimi tifosi nerazzurri; per questo motivo è molto importante mantenere saldo il legame tra tifosi e club". 

Nelle parole di Zanetti c'è anche un remind al suo passaggio in Italia e ai suoi tanti anni da giocatore: "Per me potermi muovere da un club piccolo come il Banfield a uno grandissimo come l'Inter è stato un cambiamento enorme. Sono stati molto decisi nell'offerta e per questo motivo firmai con loro. Quando sono arrivato ho subito capito che questa era una grande famiglia e decisi di dimostrare a me stesso che questa per me era la sfida più importante. Per tutti questi anni sono stato motivato dalla voglia di lasciare un segno in questo club. Nei primi dieci anni, abbiamo vinto solo una Coppa Uefa e abbiamo vissuto tanti momenti difficili. Nella seconda decade, abbiamo vinto tutto ciò che c'era da vincere, e insieme ai miei compagni abbiamo scritto pagine importantissime della storia della squadra. Sono stato capitano dell'Inter nei momenti difficili ed è in questi momenti che capisci chi è un bravo capitano. Un leader si mette sempre davanti alle telecamere in queste situazioni, ma i trionfi sono quei momenti che aspetti davvero. Aver vinto tutti questi trofei è qualcosa di indimenticabile, rimarranno per sempre nella storia. E poi, abbiamo fatto felici milioni di tifosi".


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