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Zanetti: "Torno a novembre, gioco fino a 65 anni. Un Moratti ci sarà sempre"

di Christian Liotta

Intervistato da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa per Radio Deejay, Javier Zanetti, capitano dell'Inter, debutta parlando degli sviluppi societari del club nerazzurro confermando le sue impressioni: "Un Moratti ci sarà sempre, del resto i Moratti sono la storia del club. Lui farà sempre il bene dell'Inter, poi vediamo come si evolve la trattativa. Se parlo indonesiano? Ho cantato in Indonesia, quel popolo ci vuole bene". Ma quando rientra il capitano? Lui si sbilancia: "A metà novembre dovrei essere in campo".

Si parla anche di Ricky Alvarez, esploso in questa prima parte di stagione: "E' forte, si sapeva che prima o poi il suo talento doveva venire fuori. L'anno scorso è stato difficile per tutti, adesso è più tranquillo, ha più fiducia, e il cambio di passo lo ha avuto sempre. Qualche volta sembra che sia lento, ma non è così". Una prima impressione su Walter Mazzarri: "Grande lavoratore, con le idee molto chiare, e a noi questo va bene. Se ha fatto dimenticare il passato? Con gli altri allenatori magari si lavorava diversamente, ma ogni allenatore ha le sue idee e le porta avanti. L'anno scorso fino alla gara contro la Juventus sembrava un'altra squadra rispetto a fine campionato, poi sono successe troppe cose che hanno portato a quel torneo. Adesso si ricomincia con un nuovo allenatore e con le sue idee, e che dove è andato ha sempre fatto bene".

Poi Pupi scherza: "Fino a quando giocherò? Fino a 65 anni...", e parla di mercato: "Stiamo vivendo una fase di transizione, e dobbiamo rispettare la società. Ma questo non vuol dire che l'Inter non sia competitiva, anzi senza le coppe credo che potremo concentrarci sul campionato e fare bene". Chiusura sull'aria nuova che si respira ad Appiano Gentile dopo l'avvento di Mazzarri: "Quando inizia un ciclo nuovo è normale. Si crede tantissimo nel lavoro che stiamo facendo, e il lavoro alla fine paga sempre. Lui è un allenatore molto bravo, si sono viste cose positive e spero che si continui a crescere. Se i giocatori si sentono la gamba piena? Sì, ed è positivo perché si lavora bene e siamo contenti".

 


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