Zenga: "L'Inter ha le caratteristiche per arrivare in Champions. No agli alibi con un leader come Spalletti"
"Secondo me, togliendo Allegri che ha vinto gli ultimi scudetti, Spalletti e Inzaghi - assieme a Sarri - sono stati i tecnici più bravi l'anno scorso". Lo ha detto, parlando ai microfoni di Radio Rai, Walter Zenga, che poi ha approfondito il discorso sull'impatto che il tecnico di Certaldo sta avendo e potrà avere sull'Inter in questa stagione: "Luciano ha la capacità di indirizzare la squadra di modo da poterla rendere protagonista, anche se la mia favorita per lo scudetto resta il Napoli. A differenza di Allegri e Sarri, che allenano le loro squadre da tre anni, Spalletti ha avuto meno tempo per lavorare perché è arrivato a luglio. C'è da dire, però, che l'Inter ha un vantaggio: non partecipare alle coppe. Spalletti non era la prima scelta? Non cambia tanto, anche io alla Samp non lo ero. Normale che se un club cerca un tecnico si tiene varie opzioni. In quel momento lì Spalletti era libero, poi c'era Sabatini ed ecco che è scattato il connubio".
L'ex Uomo Ragno, poi, risponde così alla domanda di un ascoltatore che parla di 'fallimento' in caso di mancata qualificazione in Champions dell'Inter: "E' una parola che viene usata spesso e in maniera non corretta. Chiaro che l'inter abbia le caratteristiche per arrivare nelle prime 4. Spalletti è arrivato in una situazione pensando 'peggio di così non si può fare': insomma, è facile fare meglio di quanto fatto l'anno scorso. Poi stiamo parlando dell'Inter, che ogni anno dovrebbe timbrare il cartellino della Champions. Per quanto riguarda i giocatori, invece, non ci sono più alibi: se il gruppo sbaglia con un leader come Spalletti, allora diventa problematico. Se vedete bene, Luciano ha cambiato tanto nelle zone di campo dove la squadra si faceva fatica. Perisic, Icardi e Joao Mario non li ha toccati. Ora si vince anche attraverso l'organizzazione di gioco come ha dimostrato con Roma e Fiorentina o con i singoli come a Crotone"- .
La chiosa dell'intervento, ovviamente, è dedicata al futuro: "Vengo in Italia per vedermi qualche partita, tra cui l'Inter a Bologna anche per affetto; poi mi guarderò Lazio-Napoli. Fino a giugno sono stato fermo perché ero sotto contratto con il Wolverhampton, ora è arrivato il momento di ripartire".