Double Podolski, la prova del 9 di Icardi e un 7 per riflettere
È cominciato il 2015 dell'Inter con il pareggio in casa della Juventus per 1-1. Qualche rimpianto i nerazzurri lo hanno per non aver portato a casa una vittoria che nel secondo tempo sembrava davvero ad un passo, ma l'anno, considerata la portata dell'avversario, non è iniziato di certo nel peggiore dei modi. Nel primo appuntamento del 2015 con “Da Zero a Dieci” andiamo a rivivere la sfida dello Juventus Stadium.
ZERO – Minuti e una manciata di secondi passati dal primo cambio della Juventus al gol del pareggio realizzato da Mauro Icardi. La sostituzione di Morata per Llorente era da poco andata in scena quando l'attaccante dell'Inter, ben imbeccato da Guarin, aveva già trafitto Buffon per il gol del pareggio. Il cambio dell'allenatore bianconero, nell'ottica di sfruttare le ripartenze, viene immediatamente sconfessato e, con il passare dei minuti, aiuta l'Inter a imporre il proprio gioco non dovendo più preoccuparsi del navarro ex Athletic che con i suoi movimenti aveva creato più di qualche grattacapo alla retroguardia nerazzurra.
UNO – La vittoria dell'Inter nelle ultime otto gare di campionato. Il risultato e soprattutto la prestazione del secondo tempo di Torino danno fiducia per il prosieguo della stagione, ma i dati sono ineluttabili e i nerazzurri hanno battuto solo il Chievo negli ultimi due mesi, mantenendo il lato destro della classifica.
DUE – I passaggi chiave messi a segno da Lukas Podolski all'esordio con la maglia dell'Inter. Sebbene abbia avuto poco più di 30 minuti a disposizione, il tedesco di origine polacca ha servito due potenziali assist per i propri compagni, più di chiunque altro presente sul terreno di gioco ieri sera.
TRE – Le partite dell'Inter in trasferta concluse sull'1-1. Come nelle occasioni contro il Palermo e il Milan, anche ieri sera i nerazzurri vanno sotto per poi recuperare il risultato rischiando di portare a casa persino i tre punti. È la seconda volta che succede sotto la guida di Mancini, la prima fu nel derby, e dalla seconda frazione di gioco bisogna ripartire per evitare che i nerazzurri soffrano eccessivamente in trasferta.
QUATTRO – I dribbling portati a compimento da Hernanes, più di tutti i propri compagni di squadra. Spesso criticato per il suo modo di giocare e per la sua difficile collocazione in campo, il Profeta contro la Juventus ha fatto vedere, specialmente nel secondo tempo, le proprie doti con la palla fra i piedi creando in più di un'occasione la superiorità numerica, salvo poi non essere sfruttata dai compagni di reparto.
CINQUE – Il voto di entrambi i difensori centrali Ranocchia e Juan Jesus che, anche in questa occasione, pur avendo la scusante di trovarsi contro Tevez e Llorente, hanno mostrato più di una pecca sia in fase di impostazione che in fase di copertura. Come se questa ulteriore prova sottotono non bastasse, entrambi si sono fatti ammonire e salteranno la gara contro il Genoa costringendo Mancini a dover inventare ex novo la coppia di difensori centrali.
SEI – Le parate di Samir Handanovic. Il portierone sloveno, spettatore incolpevole in occasione del gol di Tevez, si riscatta salvando tutto il salvabile e non. Come lui stesso sostiene tutte le parate sono difficili e anche ieri sera l'ex Udinese ne ha dato la prova, specialmente sulla conclusione di Pogba e sulla punizione avvelenata di Andrea Pirlo.
SETTE – I gol concessi dall'Inter nel primo quarto d'ora di gara. Questo dato ormai torna come un refrain di cui si farebbe volentieri a meno. I nerazzurri sono secondi in questa speciale classifica dietro al Cagliari, ma più di ciò, per l'Inter questo dato deve servire come specchio per capire come sia necessario approcciare in modo diverso tutte le partite per non trovarsi sempre a rincorrere.
OTTO – Le occasioni create dall'Inter, una in più rispetto alla Juventus. Sostanzialmente le due squadre si sono equivalse anche in questo computo statistico, ma nel secondo tempo la squadra di Mancini ne ha create ben 6 contro le 2 dell'avversario, di cui una dopo l'espulsione di Kovacic. Il cinismo necessario per portare a casa la vittoria verrà con il tempo, ma questa poteva essere una buona chance per iniziare.
NOVE – Le reti in campionato di Mauro Icardi che eguaglia il bottino dell'intera stagione scorsa. Maurito colpisce per la quinta volta in quattro gare la Juventus mettendo a referto il secondo gol del proprio campionato in trasferta (il primo su rigore a Cesena). Le reti potevano essere dieci a fine serata se avesse insaccato la palla di Podolski, ma per raggiungere la doppia cifra il tepo non manca. E se magari guardasse anche i compagni in fase di finalizzazione della manovra...
DIECI – I minuti trascorsi dall'ingresso in campo di Lukas Podolski al gol del pareggio dell'Inter. Far coincidere il miglioramento dei nerazzurri con l'esordio dell'ex Gunner potrebbe apparire forviante. Sicuramente la manovra è apparsa più fluida, ma la scossa, di per sé, è figlia del cambio di modulo apportato da Mancini e dall'indole più offensiva della squadra. Sicuramente, quando avrà più minuti nelle gambe, Prinz Poldi sarà un uomo in più per quest'Inter alla ricerca di una rimonta in classifica che avrebbe dell'eccezionale.