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Ecco la Mission Impossible: tra bucce di banana, scudieri, treni persi e la risposta a JC

di Guglielmo Cannavale

L'Inter riprende la corsa Champions e si rialza dopo due sconfitte in campionato, contro Bologna e Juve. Confermati i segnali di crescita, fisica e psicologica. L'Inter c'è ed è trascinata da un super Palacio: doppietta e tre punti nel recupero contro la Sampdoria. Analizziamo la gara... da Zero a Dieci.

ZERO sono stati i gol di Mauro Icardi contro l'Inter, la sua futura squadra. All'andata era ancora una riserva ed era rimasto in panchina, un girone dopo è un attaccante importante ed è già bloccato dall'Inter. Per lui, interista e futuro giocatore dell'Inter (ormai lo sanno anche i muri), è stata una partita emozionante, soprattutto perché ha affrontato idoli come Zanetti e Palacio. Modelli adesso, compagni di squadra da giugno. 

UNO è il cartellino giallo preso da Mateo Kovacic in Serie A. Contro la Samp è arrivata la prima ammonizione in campionato, un piccolo segnale ma importante. Kovacic ci mette anche la gamba, non solo il talento. Il piccolo croato sta iniziando a calarsi bene nel calcio italiano, ora gioca con più grinta e personalità. Il talento, poi, è da predestinato.  

DUE sono gli assist di Alvaro Pereira per Palacio. Due gol in fotocopia, a Genova come a Catania. Cross del Palito, colpo di testa vincente di Palacio. E tre punti in cascina. Con un Pereira più convincente del solito: segnali di crescita. 

TRE è il numero magico dell'Inter. Le ultime tre vittorie in trasferta sono arrivate il 3 novembre contro la Juve, il 3 marzo contro il Catania e il 3 aprile, ieri. Ultime tre vittorie esterne nel segno del tre. Tremala. 

QUATTRO sono le doppiette di Palacio con l'Inter. La seconda in campionato, dopo quella di Catania. I gol in stagione sono 22, così suddivisi: 12 in campionato, 8 in Europa League e 2 in Coppa Italia. Palacio non fa distinzioni quando c'è da segnare. E dopo l'infortunio di Milito, si è travestito da Principe per non farlo rimpiangere: 8 gol in un mese e mezzo. Se Diego è il Principe, Rodrigo è il suo scudiero di lusso. 

CINQUE sono gli ultimi gol dell'Inter, tutti segnati da Palacio. La statistica vale per il campionato: gli ultimi cinque gol sono stati segnati tutti dal grande protagonista di questa giornata. Oltre alla doppietta di ieri, ha messo a segno due reti al Catania e uno alla Juve. L'ultimo gol de-trenzizzato porta la firma di Ricky Alvarez. Un mese fa. 

SEI (meno) è il voto ad Antonio Cassano. Una sufficienza stiracchiata, in una partita speciale. FantAntonio non ha brillato, un passo indietro rispetto all'ottima prestazione che aveva offerto contro il Tottenham. Per lui, giocare a Marassi, non è mai facile: 96 presenze e 35 gol a Genova, sponda Sampdoria. E non si esclude il ritorno: già quest'estate Cassano potrebbe trasferirsi alla Samp, se dovesse lasciare l'Inter. 

SETTE sono i punti che separano l'Inter dal terzo posto. Il sogno, il miraggio, il grande obiettivo da non fallire: Massimo Moratti l'ha detto, si chiama Champions League. Ora Stramaccioni deve travestirsi da Tom Cruise e tentare questa Mission: Impossible, anche per saldare la panchina. Il Napoli ha 59 punti, il Milan terzo ne ha 57. Poi Fiorentina a 51, Inter e Lazio a 50 e Roma a 47. Questa la classifica, la realtà dice che è molto difficile, a 8 giornate dalla fine. 

OTTO sono stati gli scivoloni di Jonathan. Evidentemente, dalle parti del terzino brasiliano, c'era una fastidiosa buccia di banana. Per fortuna dell'Inter non ci sono state conseguenze. Jonathan ha anche provato a cambiare le scarpe, ma senza successo. Il brasiliano non ha convinto, mentre ha deluso anche Guarin. Fuori forma e poco ispirato, non era il Fredy cui siamo abituati. Quello vero ha perso il treno per Genova?

NOVE sono state le partite dell'Inter in cui ha subito almeno un gol. Contro la Samp, dopo questa striscia negativa, Handanovic riesce a tenere la porta inviolata. Un segnale importante, che dimostra la compattezza della squadra e soprattutto della difesa. Stramaccioni, camaleontico, è passato a 4 dopo aver affrontato la Juve con la difesa a 3. La coppia del futuro, composta da Ranocchia e Juan Jesus, ha tenuto bene. 

DIECI sono state le parate di Samir Handanovic. Dieci i tiri in porta della Sampdoria, ma pochi realmente pericolosi. L'Inter ha concesso poche, vere, occasioni da gol agli avversari. E quando Icardi e compagni si sono ritrovati a tu per tu con Handanovic, il Superman di Lubiana ha parato tutto. In giorni in cui si parla di un possibile tradimento di Julio Cesar, che può andare al Milan, dall'Inter arriva un messaggio forte e chiaro: 'prendete chi volete, tanto noi abbiamo super-Handa'.   


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