.

Inter-Lazio - L'8 è il numero da cui ripartire. L'1 rappresenta l'attuale miseria, il 2 valorizza

di Redazione FcInterNews.it

L'Inter s'impantana in casa contro la Lazio e porta a casa solo uno 0-0 che le permette comunque, in un momento difficile, di mantenere invariato il proprio vantaggio sui biancocelesti. Andiamo a ripercorrere la gara del Meazza in questo nuovo appuntamento con 'Da Zero a Dieci'.

ZERO - Nelle ultime partite l'Inter ha raccolto ben poco, perdendo terreno dalle prime due della classe dopo essere stata in testa alla classifica da sola. Però è assolutamente nel vivo della corsa a un posto in Champions League e un dato di fatto certifica le sue ambizioni: in tutto il girone d'andata, l'Inter non ha mai perso uno scontro diretto con le altre quattro lì davanti. In totale, 3 pareggi e una vittoria con ben 4 partite disputate in trasferta.

UNO - Il gol segnato dall'Inter nelle ultime 6 partite ufficiali, di cui due in Tim Cup. Solo Mauro Icardi, ancora capocannoniere, è riuscito a timbrare il cartellino nella sconfitta interna contro l'Udinese. Nessun altro tra i nerazzurri è riuscito a fare altrettanto contro Juventus, Pordenone, Sassuolo, Milan e ieri Lazio. C'è un'evidente difficoltà nel creare occasioni da rete, inimmaginabile dopo la cinquina al ChievoVerona che ha preceduto tale astinenza.

DUE - Nonostante non sia riuscita a vincere e nel secondo tempo per una certa fase abbia sofferto, l'Inter ha avuto il merito di tenere la propria porta inviolata contro l'attacco della Lazio, che non è il migliore della Serie A a livello numerico ma ha sempre timbrato il cartellino nelle ultime 17 partite (media di 2,7 reti). Prima dell'Inter, solo contro la Spal, alla prima giornata, il reparto offensivo dei biancocelesti aveva fatto cilecca (anche allora fu 0-0). Due sono anche le sostituzioni consecutive per Antonio Candreva, a cui certo non è abituato. Segno che la benzina della prima parte di stagione sta per esaurirsi e un po' di riposo non gli farebbe male.

TRE - Come i cambi effettuati da Luciano Spalletti per dare una sterzata a un andazzo non proprio gratificante. L'Inter, soprattutto dopo gli ingressi di Jordan Lukaku e Felipe Anderson, è stata a lungo in balia della Lazio, costretta a rintanarsi negli ultimi 25 metri e a spazzare più volte il pallone in affanno. Viste le difficoltà della sua squadra, l'allenatore di Certaldo si è girato verso la sua scarna panchina e ha pescato prima Joao Mario, poi Dalbert e Marcelo Brozovic, anche se gli ultimi due hanno avuto una decina di minuti circa per mettersi in mostra. Nessuno dei subentrati, comunque, è riuscito a imprimere il proprio marchio alla gara come fatto dai colleghi biancocelesti.

QUATTRO - Come i tiri in porta sia di Inter sia di Lazio ieri sera. Entrambi i portieri, Handanovic e Strakosha, sono stati equamente impegnati e nella loro prestazione spiccano soprattutto gli interventi rispettivamente su Felipe Anderson e Ivan Perisic. Lo sloveno e l'albanese sono la chiave dello 0-0 del Meazza.

CINQUE - Con quella di ieri sera contro la Lazio sono 5 le presenze in gare ufficiali in questa stagione per Andrea Ranocchia (3 in campionato e 2 in Tim Cup). Il centrale, che ha sostituito Joao Miranda prima per squalifica poi per infortunio, anche contro i biancocelesti ha confermato di essere affidabile al punto che il pubblico del Meazza ha temuto di vederlo abbandonare il campo nel finale del primo tempo per un duro colpo alla schiena.

SEI - I giorni che mancano alla prossima, fondamentale partita: contro la Fiorentina al Franchi si giocherà venerdì alle 20.45 e sarà l'ultimo impegno prima della sosta invernale e del rientro con i botti: Inter-Roma. Contro l'ex Pioli i nerazzurri dovranno cercare di fare meglio rispetto alle ultime uscite, sperando che nel frattempo le pile vengano ricaricate.

SETTE - L'infortunio di Danilo D'Ambrosio ha aperto le porte dell'undici titolare per Joao Cancelo. Il numero 7 nerazzurro, titolare contro Pordenone, Sassuolo, Milan e Lazio, sta partita dopo partita prendendo le misure del calcio italiano senza rinunciare mai a mostrare le proprie qualità tecniche che anche il pubblico del Meazza gli riconosce. C'è ancora da lavorare ma la sensazione è che per il portoghese la strada imboccata sia quella giusta. 

OTTO - Sono i punti in più che l'Inter ha raccolto nel girone d'andata rispetto a quello della scorsa stagione, in cui aveva iniziato assolutamente con il piede sbagliato ma con l'arrivo di Stefano Pioli si è ripresa prima di crollare nuovamente nel finale del campionato. Chiaramente, negli occhi di tutti restano queste ultime 4 partite in cui la squadra ha raccolto appena 2 punti, ma se i nerazzurri sono matematicamente nei primi 4 posti al giro di boa significa che prima si è fatto non bene, ma benissimo.

NOVE - Come i minuti, compreso il recupero, concessi da Luciano Spalletti a Marcelo Brozovic contro la Lazio. Il croato ha fatto il suo ingresso in campo all'85' al posto di uno stremato Borja Valero, e nonostante le migliori intenzioni non è riuscito a incidere. Per lui, dopo la prestazione insufficiente contro il Sassuolo e l'iniziale panchina nel derby, un momento non certo entusiasmante.

DIECI - In media, in tutto il girone d'andata, i nerazzurri si sono trovati in svantaggio per dieci minuti a partita. Nello specifico, è accaduto 5 volte in questo girone, 6 considerando che contro l'Udinese i nerazzurri, trovatisi sotto di un gol, erano momentaneamente riusciti a pareggiare. 


Altre notizie