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Inter-Livorno - La serata di Zanetti, dei 4 ex e della continuità

di Domenico Fabbricini

L'Inter supera 2-0 il Livorno dei tanti ex e si conferma al quarto posto in classifica in attesa della sfida tra Genoa e Verona. Riviamo allora questa partita come di consueto... da Zero a Dieci.

ZERO - I rigori a favore dell'Inter dopo 12 turni di campionato. Questo che non significa che ne vada assegnato uno d'ufficio solamente perché è da tanto che non succede, tutt'altro, ma ieri sera quel fallo di Luci su Palacio al 44' poteva anche essere sanzionato...

UNO - Il numero di maglia dei portieri, quello di Bardi in questo caso, in prestito dall'Inter e da tutti indicato come un potenziale fenomeno futuro, il portiere nerazzurro del domani. Non fa però una gran figura davanti alla squadra che ne detiene il cartellino quando alla mezz'ora devia nella propria porta un innocuo cross basso di Jonathan, che è valso il vantaggio dei padroni di casa.

DUE - Le partite consecutive senza subire gol, non capitava dalla trasferta straordinaria con il Sassuolo quando finì 7-0. Da allora i nerazzurri hanno sempre subito almeno una rete, fino alla partita di Udine che ha dato il via alla (breve finora) striscia di imbattibilità.

TRE - Quello siglato da Bardi e che è valso il vantaggio nerazzurro è il terzo autogol a favore dell'Inter in questa stagione. Gli altri due erano arrivati a Reggio Emilia col Sassuolo (Pucino) e contro il Verona (Moras). Un po' di fortuna sorride anche all'Inter, nonostante gli zero rigori a favore.

QUATTRO - I calciatori dell'Inter in prestito al Livorno che ieri sera sono scesi in campo proprio contro la squadra che li ha cresciuti. Si tratta di Bardi, Mbaye, Duncan, Benassi. Nessuno che abbia impressionato più di tanto a dirla tutta, solo Mbaye ha lasciato qualche buona sensazione.

CINQUE - Le partite consecutive in cui l'Inter raccoglie punti. Dopo lo 0-3 casalingo con la Roma la truppa di Mazzarri ha racimolato 11 punti in cinque gare, compresa appunto quella contro il Livorno. Peccato che qualcuno sia stato lasciato per strada...

SEI - I mesi di assenza dal campo di Zanetti fino a quel minuti 82 che gli è valso la standing ovation di tutta San Siro (e non solo) e ha restituito ai tifosi nerazzurri e a Mazzarri una certezza: è ancora presto perché il capitano appenda le scarpe al chiodo...

SETTE - Le vittorie consecutive dell'Inter ottenute contro il Livorno in tutte le competizioni. Una provinciale che porta bene ai nerazzurri (18 vittorie totali a San Siro nella storia tra i due club, 3 pareggi e 2 sconfitte) e che ha ormai a Milano la sua bestia nera.

OTTO - I minuti giocati da Zanetti dal suo ingresso in campo al novantesimo (più tre di recupero), una chimera per lui fino a sei mesi fa, un traguardo che non è solo un punto di arrivo ma di nuova partenza per Pupi che nonostante la lunga assenza e i pochi minuti ha comunque dato il via al gol del 2-0. Leggenda.

NOVE - E' in partite come questa che si nota l'assenza di un numero "9" di ruolo, un cecchino che la metta dentro anche nell'unica occasione che gli capita sui piedi. Mazzarri ha detto che se fosse in forma Milito giocherebbe sempre, ma intanto ieri senza l'errore di Bardi e l'invenzione di Kovacic per Nagatomo, l'Inter avrebbe faticato non poco a trovare la via della rete.

DIECI - Le conclusioni verso la porta di Bardi da parte dell'Inter (6 nello specchio, 4 fuori), che testimoniano comunque, in una serata non brillante, la vocazione offensiva della banda di Mazzarri.


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