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La gara finisce 8-0, ma i nerazzurri "hanno sofferto". Icardi...

di Gianluca Scudieri

Inizia con il piede giusto il mese di febbraio dell’Inter che dopo 4 partite senza vittoria torna a portare a casa i tre punti con il risultato più caro, quell’1-0 che tantissime volte ha detto bene ai colori nerazzurri in questa stagione. Andiamo a ripercorrere quella che è stata la gara contro il Chievo in questo nuovo appuntamento con “Da Zero a Dieci”.

ZERO - I tiri in porta effettuati dalla squadra di Maran in tutta la partita. A leggere i commenti pare che l’Inter contro il Chievo abbia pareggiato e non vinto dominando ma limitandosi all’1-0 solo perché Seculin ha deciso di trasformarsi in Yashin al suo debutto in Serie A. L’Inter è andata sì in affanno nel finale, ma non ha realmente concesso alcuna occasione da gol chiara ai clivensi tanto che Handanovic per la prima volta in questo 2016 non ha dovuto compiere alcun tipo di intervento.

UNO - Il legno colpito dall’Inter con Mauro Icardi su assist di Yuto Nagatomo. Il giapponese è stato autore di una buona prestazione contro i gialloblù, ma ha ancora molti margini di miglioramento in fase di spinta: l’ex Cesena in più di un’occasione ha esitato nell’accompagnare l’azione e ha sbagliato più di un movimento a palla lontana quando si trovava sul lato forte. Buona prestazione dunque, con qualche spunto, come il cross pennellato per Icardi al 55°, ma ancora tanto da migliorare per dare fluidità alla manovra.

DUE - I minuti passati dall’inizio della ripresa al gol di Mauro Icardi. L’Inter si conferma letale in casa nel primo quarto d’ora di gara della ripresa. Per la sesta occasione è andata in rete in questo lasso temporale sui 13 gol segnati sinora in casa e 7 dei 27 complessivi arrivano in questo arco temporale. Quello che manca all’Inter nel primo quarto di gioco (ancora 0 i gol segnati) la squadra lo offre dal 45° al 60°, quando aggredisce l’avversario.

TRE - Quella di ieri sera è la terza vittoria per 1-0 nelle ultime quattro gare vinte dai nerazzurri. Solo contro l’Udinese l’Inter ha vinto con un risultato diverso, un rotondo 4-0. Questo risultato, differentemente da quelli precedenti, però è figlio di una gara condotta in maniera diversa, ma quello che più conta è stato ritrovare l’imbattibilità dopo un mese passato a subire gol talvolta inusuali per le abitudini di questa squadra.

QUATTRO - I passaggi chiave, quindi potenzialmente pericolosi da parte del solo Rodrigo Palacio. Schierato a sorpresa da parte di Mancini l’attaccante argentino ha ripagato la fiducia con una prestazione intelligente, come suo solito. Tanto movimento, tanto sacrificio, tutto quello che Palacio ha sempre garantito quando schierato in campo.

CINQUE - I tackle portati a segno da Gary Medel sui cinque tentati. Schierato centrale di centrocampo nel 4-3-3 in una mediana con Kondogbia e Brozovic il cileno ha avuto l’aiuto necessario per arginare i pari ruolo del Chievo senza andare in sofferenza come accaduto con il Milan. Questo ha consentito a Medel di non sprecare fiato nel tentativo di arginare da solo gli inserimenti degli avversari, ma anche di essere molto più utile in fase di costruzione di gioco con dei buoni cambi di gioco e verticalizzazioni.

SEI - Con questa vittoria in casa che mancava da tre partite, l’Inter  è la sesta squadra per rendimento interno, dietro al Milan, alla Roma, alla Juventus, alla Fiorentina e al Napoli, con sei punti di distacco dai partenopei che hanno perso solamente 4 punti nelle gare casalinghe (collezionati 29 su 33), mentre la squadraa di Mancini ne ha sprecati ben 13 (raccolti 23 sui 36 disponibili). Finché l’Inter non stabilizzerà il rendimento interno, la classifica dei nerazzurri non potrà migliorare, considerando che gli scontri diretti, escluso quello con la squadra di Sarri, si giocheranno lontano da San Siro e le mura amiche potranno essere determinanti.

SETTE - Le volte in cui l’Inter al 'Meazza' è andata all’intervallo sul risultato di 0-0. Dodici sono state le partite disputate in casa e i nerazzurri per più del 50% delle volte non sono riusciti a sbloccare la gara nei primi 45’, ma c’è un curioso dato: solo una volta in cui il primo tempo si è concluso con questo parziale si è mantenuto fino al fischio finale, contro la Juventus e solamente una volta è arrivata la sconfitta (contro il Sassuolo). Dunque, quando l’Inter termina sullo 0-0 il primo tempo il bilancio è decisamente positivo: 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.

OTTO - I tiri in porta dell’Inter. Quella contro il Chievo è stata balisticamente una delle migliori prove dei nerazzurri alla voce conclusioni che hanno raggiunto lo specchio della porta, ma il poco cinismo degli uomini di Mancini, unito al’ottima prova di Seculin, continua a preoccupare: se Icardi ha dovuto tirare 3 volte in porta per trovare la rete e si tratta del miglior marcatore della squadra, c’è ancora qualcosa da migliorare e non si può parlare solamente di casualità.

NOVE - I gol stagionali del Nove, Mauro Icardi. Avremmo potuto utilizzare questo dato statistico una giornata fa se solo il palo non si fosse frapposto fra il rosarino e la rete nel derby, ma tutto è stato semplicemente rimandato di tre giorni, per fortuna. La società, con la conferenza pre-partita tenuta da Ausilio, ha voluto ribadire che l’uomo da cui ripartire dopo la chiusura del mercato non poteva non essere che il capitano. Fiducia ripagata con il nono gol stagionale, tutti su azione.

DIECI - I passaggi da Marcelo Brozovic, sicuramente uno dei meno positivi nella bella gara disputata da parte dei nerazzurri. Il numero di passaggi sbagliati, unito alla tipologia di passaggi, evidenzia come il croato non sia in un buon periodo di forma, ma sia indispensabile comunque in quanto è l’unico che Mancini ritiene possa dare equilibrio a questo centrocampo a tre. Una volta che le prestazioni di Brozovic miglioreranno anche la squadra ne risentirà positivamente.
 


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