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Lazio-Inter - Un deja vù, il ritorno del Principe e il solito killer

di Domenico Fabbricini

L'Inter comincia purtroppo il suo 2014 con una sconfitta: contro la Lazio all'Olimpico termina 1-0 come l'anno scorso, stesso marcatore. Analizziamo la prima sfida del nuovo anno nelle statistiche da zero a dieci.

ZERO - Comincia con una sconfitta, e quindi con zero punti, il 2014 dell'Inter. Una partita brutta quella dell'Olimpico, senza particolari emozioni da una parte e dall'altra fino al lampo di Klose. Termina 1-0 come un anno fa. Zero anche le vittorie delle squadre allenate da Mazzarri all'Olimpico contro la Lazio.

UNO - La prima partita da titolare per Kuzmanovic dopo la buona prova nel derby che purtroppo non conferma le aspettative verso un giocatore arrivato quasi ai margini della prima squadra e poi ripescato un po' a sorpresa. Contro la Lazio non brilla e dopo un'ora di gioco viene rilevato da Kovacic (senza particolari vantaggi a dire la verità).

DUE - Come bis, tutto come un anno fa: stesso andamento della partita, stesso tentativo dell'Inter di provare a vincerla nel finale e stesso risultato con lo stesso marcatore. Di questi tempi l'Olimpico non porta particolarmente bene ai colori nerazzurri.

TRE - I mesi che son trascorsi dall'ultima presenza in campo di Milito. Tre mesi da quell'infortunio in allenamento, la sofferta riabilitazione, fino a ieri sera, al momento del rientro, sfortunato visto il risultato, ma reso più dolce dall'ovazione dei tifosi interisti giunti fino all'Olimpico.

QUATTRO - Gli anni di contratto per Nainggolan alla Roma. Colpo di mercato in un'amara giornata di Serie A, altro obiettivo (nonostante Auslio abbia affermato il contrario) che avrebbe potuto rafforzare le speranze di Mazzarri e che invece finisce nelle mani di una diretta concorrente.

CINQUE - Il voto di Alvarez: anonimo per quasi tutta la partita, dimentica tutto quanto di buono fatto vedere fin qui con Mazzarri e torna quel giocatore tanto fumoso ma poco concreto dei primi mesi a Milano. L'argentino però non è la controfigura vista a Roma, i tifosi lo hanno imparato.

SEI - Sesto successo per Reja negli scontri diretti con Walter Mazzarri. Nei 10 precedenti aveva vinto in due occasioni il tenico nerazzurro, in 5 quello laziale e tre volte era finita in parità tra i due allenatori. Quarto successo personale di Reja contro l'Inter, e proprio l'ultima panchina dell'allenatore della Lazio fu contro i nerazzurri, il 13 maggio 2012, con il risultato di 3-1. Sei come la posizione in classifica dei nerazzurri, attualmente sesti.

SETTE - Ultimamente il numero di maglia numero 7 non porta particolarmente fortuna all'Inter: basti ricordare i vari Quaresma (prima col 77 poi col 7), Pazzini (finito al Milan dopo vari guai fisici pur non avendo fatto malissimo nei primi mesi), Schelotto e ora Belfodil, zero gol in campionato e in procinto di accasarsi altrove nei prossimi giorni...

OTTO - Con la sconfitta dell'Inter e la contemporanea vittoria del Napoli, sono ora 8 i punti di distacco dal terzo posto, vale a dire preliminari di Champions League. Una distanza considerevole per l'obiettivo primario degli uomini di Mazzarri, scavalcati ora anche dal Verona e fuori anche dall'Europa League.

NOVE - I minuti che mancano al 90' quando Klose brucia Ranocchia e regala alla Lazio un successo meritato più per la pochezza dell'avversario che pr propri meriti. Come l'anno scorso, il tedesco si conferma il killer dei nerazzurri nei minuti finali.

DIECI - Prima della sfida dell'Olimpico l'Inter andava a segno sistematicamente da dieci turni consecutivi, tanto da risultare uno dei migliori attacchi del campionato. Non capitava di restare a secco di reti dal quel 0-3 casalingo contro la Roma, ironia del destino ancora con una squadra laziale.


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