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Montoya da nove, Miranda da dieci. A Icardi basta un cinque

di Gianluca Scudieri

Altra vittoria dell’Inter, stavolta contro l’Udinese, che per mettersi al riparo dai risultati dei due posticipi della sedicesima giornata prosegue nella sua missione di accumulare punti. Nel consueto appuntamento con “Da Zero a Dieci” andiamo a ripercorrere i dati della gara del Friuli conclusasi per 4-0.

ZERO - I lanci lunghi completati da Fredy Guarin. Il colombiano ieri sera nel 4-2-3-1 aveva il ruolo di colui che impostava la manovra, ma troppe volte ha cercato la giocata difficile invece di quella facile e il dato inerente ai lanci sbagliati non fa che acuire questa sensazione.

UNO - Al Friuli è stata la prima volta in cui sia Mauro Icardi che Stevan Jovetic sono andati a segno nella stessa gara. L’argentino trova la sua sesta rete stagionale, il montenegrino torna al gol dopo la gara con il Carpi di fine agosto trovando il suo quarto centro. Grazie agli errori della difesa dell'Udinese, questa gara potrebbe segnare la svolta per i due attaccanti in vista della sfida alla Lazio che chiude l’anno solare.

DUE - Le azioni pericolose nate dai piedi di Martin Montoya. Mancava solo lui all’appello fra i giocatori schierati da Roberto Mancini e lo spagnolo ha ripagato la fiducia del tecnico con una prestazione solida che magari non farà cambiare le scelte su di lui in chiave mercato, ma sicuramente servirà a far capire che il giocatore c’è.

TRE - Quella di ieri sera è la terza vittoria consecutiva dell’Inter in campionato ad Udine. Da sempre la trasferta in casa dei bianconeri è stata pericolosa e aver trovato una vittoria così rotonda può essere sicuramente una grossa iniezione di fiducia per lo spogliatoio nerazzurro.

QUATTRO - Le parate di Samir Handanovic prima del 90° minuto, quando l’Udinese ha effettuato due tiri verso lo sloveno, anche quelli respinti. Insomma gli attaccanti friulani hanno tirato verso la porta anche meno dell’Inter, ma nonostante tutto si cerca di far passare l’idea che l’Udinese abbia anche giocato meglio dei nerazzurri. Il solito ritornello usato anche nella scorsa giornata che potrebbe diventare stantio nel giro di poche partite.

CINQUE - I tocchi in più di Mauro Icardi rispetto alla gara contro il Napoli in cui ha, però, disputato solamente quarantacinque minuti. La partita del San Paolo aveva scatenato tutti i detrattori del capitano nerazzurro definendolo abulico e poco inserito nel gioco, basandosi proprio sui tocchi di palla. Il numero di palloni giocati non serve a nulla nell’analizzare una prestazione, quelli che spiegano bene una performance sono i luoghi sul campo dove questi tocchi avvengono e quelli di Mauro ieri sera sono stati tutti in prossimità dell’area di rigore, il suo territorio di caccia.

SEI - I punti di differenza fra l’Inter del 2006/07 e quella di quest’anno alla sedicesima giornata. Quella, statistiche alla mano, è la miglior Inter in questo lasso di tempo e le ottime prestazioni di questa squadra non fanno che aumentare le sensazioni positive per il prosieguo della stagione.

SETTE - Quello di ieri sera è il settimo 4-0 dell’Inter sotto la gestione Mancini, il secondo stagionale dopo quello al Frosinone. Cinque volte questo risultato è avvenuto fra le mura amiche, mentre solo due volte incluso ieri sera ha vinto con questo parziale: l'altro precedente contro la Reggina al Granillo.

OTTO - Fra il gol di Icardi e il gol di Jovetic sono trascorsi otto minuti e qui probabilmente si è conclusa la gara. Chiudendo il primo tempo sul 2-0 la partita si è incanalata sui binari migliori per la squadra di Mancini che nel secondo tempo, complice il calo dei friulani, ha gestito il risultato per poi ampliarlo nel finale.

NOVE - La percentuale di differenza fra Telles e Montoya in favore dello spagnolo per numero di tocchi negli ultimi 30 metri di campo (22,50% contro 13,04). Da segnalare il fatto che l’ex Barcellona ha toccato 5 palloni all’interno dei sedici metri finali del campo, su tutta l’ampiezza del terreno di gioco, mentre Telles solo uno. Insomma, il catalano ha disputato un’ottima partita soprattutto in fase offensiva dove ha dato ampiezza alla manovra e molte soluzioni agli attaccanti nerazzurri.

DIECI - I rinvii di Miranda, il migliore in questo dato fra le fila dell’Inter. Il brasiliano in coppia con Murillo ha fornito la solita conferma della sua bravura e della sua solidità difensiva aiutando la squadra a reggere le avanzate friulane e a collezionare un nuovo clean sheet.


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