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Parma-Inter - Tra pali, rigori ed ex arriva la settima fuori che vale il +5

di Domenico Fabbricini

Gol e spettacolo a Parma, l'Inter vince la seconda partita consecutiva blindando la posizione europea, sbancando il tardini dopo sei anni. Una partita bella ben interpretata da ambo le parti, che ha visto uscire vincitori i nerazzurri. Riviviamo il match nelle principali statistiche nella rubrica da Zero a Dieci.

ZERO – I gol subiti nelle due trasferte consecutive contro Sampdoria e Parma, nonostante un clima acceso e sportivamente molto ostile. Risultato raggiunto anche grazie a un Handanovic in un momento di grazia dopo qualche partita così così, che arriva al terzo rigore parato solo in questa stagione.

UNO – Sempre più numero 1 di questa Inter, sempre più trascinatore, Samir Handanovic dopo la grande prestazione di Genova si ripete anche a Parma. Il portiere è uno dei migliori in campo, para il rigore a Cassano che poteva valere il vantaggio ospite, effettua una parata decisiva dopo pochi minuti sempre su FantAntonio, infonde sicurezza ai compagni e striglia la squadra quando serve. Fondamentale.

DUE – Seconda vittoria consecutiva dell’Inter (e secondo rigore parato da Handanovic, il terzo stagionale), entrambe lontano da San Siro, due gol al Parma che rilanciano i nerazzurri verso l’Europa League: adesso basterà restare concentrati nelle ultime quattro giornate per raggiungere il minimo obiettivo stagionale. Due anche i minuti che bastano a Guarin, dal suo ingresso, per apporre il suo sigillo alla partita.

TRE – Il numero di legni colpiti durante la partita: dal rigore di Cassano deviato in maniera decisiva da Handanovic sul palo alla sua destra, al palo colpito poco dopo da Cambiasso con la palla che poi carambola sul polpaccio di Mirante e termina incredibilmente fuori, fino alla traversa colpita da Lucarelli in avvio di ripresa. Una gara spettacolare con diverse azioni da gol che ha visto però trionfare i nerazzurri.

QUATTRO – Gli ex in campo quest’oggi, tutti tra le fila del Parma: Biabiany, Cassano, Gargano e il subentrato Schelotto. In panchina figura anche Joel Obi che però non viene gettato nella mischia da Donadoni.

CINQUE – Grazie a questa vittoria diventano cinque i punti di vantaggio sulle inseguitrici per l’Europa League: Milan e Parma appunto, a quattro giornate dalla fine. E anche la Fiorentina non è più tanto distante.

SEI – Sesto risultato utile consecutivo lontano da San Siro per l’Inter, che fuori casa diventa sempre più cinica. Sono sei anche gli anni trascorsi dall’ultima vittoria al Tardini: era il 2008 e la vittoria portava la firma di Ibrahimovic: valse lo scudetto.

SETTE - A Parma arriva la settima vittoria fuori casa del campionato, eguagliando il numero di successi tra le mura amiche. Significativo anche il dato dei tiri in porta: l'Inter ha tirato sette volte fuori e sei dentro, praticamente il doppio del Parma che ha tirato 3 volte nello specchio e otto fuori. Molto più concreta quindi l'Inter che in totale ha tentato 15 conclusioni contro le 12 del Parma, a testimonianza di una partita molto ben giocata da ambo le parti.

OTTO - È il numero di palloni toccati da Fredy Guarin in 7 minuti di impiego, e uno di questi è finito nell'angolo destro della porta difesa da Mirante. Rete di pregevole fattura e ottimizzazione massima per il colombiano, che da tanto tempo non mostrava così tanta efficacia. Riscattato l'errore di Livorno: quella volta ci fu un tocco di troppo nella sua partita.

NOVE - Su 15 conclusioni in porta complessive, l'Inter ne collezione proprio 9 da azione manovrata. Nulla di strano, non fosse per la difficoltà a sfruttare così tante occasioni, lamentata dallo stesso Mazzarri. L'altro lato della medaglia sono i 6 tentativi nello specchio da palla ferma, uno dei quali trasformato da Rolando nel gol del vantaggio. 

DIECI – Il Parma non perdeva in casa da dieci turni, ma cade sotto i colpi di un’Inter determinata e cinica, e forse patisce lo svantaggio di giocare in dieci uomini tutto il secondo tempo: contro i nerazzurri, oggi, è un lusso che non puoi permetterti.


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