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Reazione nulla e difesa colabrodo. Peggio solo con Gasperini

di Gianluca Scudieri

Ci si aspettava una reazione contro la Fiorentina per dimenticare la debacle contro il Cagliari, invece ieri sera contro la squadra di Montella si è visto tutto tranne che la reazione attesa. In questo nuovo appuntamento di “Da Zero a Dieci” andremo a vedere cosa non ha funzionato e come questo si ripercuote sulla situazione della squadra.

ZERO – I progressi rispetto alla gara contro il Cagliari. Quasi scontato iniziare da qui per parlare della situazione nerazzurra. Se contro gli uomini di Zeman c'era la possibilità della scusante del rosso a Nagatomo, ieri sera la squadra non aveva giustificazioni a cui appigliarsi per spiegare una prova evanescente da parte di tutta la squadra.

UNO – E' la prima volta che l'Inter sotto la guida tecnica di Walter Mazzarri perde due gare consecutive. Un campanello d'allarme? Forse sì, o forse no. Una cosa è certa: differentemente dalle altre occasioni, la squadra non ha reagito alla sconfitta precedente inanellando la seconda in fila su sei giornate di campionato.

DUE – Per due volte l'Inter non ha segnato in Campionato. In entrambi i casi è successo lontano da San Siro. Prima della partita Montella aveva esaltato le doti realizzative degli attaccanti nerazzurri, ma la realtà, in questa stagione è che le punte, e la squadra in generale, in trasferta perdono la propria pericolosità.

TRE – I gol subiti dall'Inter ieri sera. Questo, in trasferta, non accadeva dal 2 febbraio scorso quando fu la Juventus a segnare 3 volte ai nerazzurri. Altra certezza che viene meno: la compattezza difensiva dell'Inter ieri sera è venuta meno e il terzo gol di Tomovic ne è la cartina tornasole perfetta.

QUATTRO – I tiri in porta dell'Inter nei 90' contro la Fiorentina. Nonostante la presenza di Icardi e Osvaldo dall'inizio, l'ingresso di Palacio e Kovacic spostato più a ridosso delle punte, i nerazzurri tirano la metà delle volte degli avversari, non trasformando nemmeno una delle poche occasioni create.

CINQUE – Da cinque gare l'Inter non riesce a vincere in trasferta, 3 in questo campionato e due nella passata stagione. Certo, è importante che lo stadio amico dia maggiori sicurezze alla squadra, ma i risultati, sul lungo periodo, arrivano se si va a vincere le gare importanti anche fuori casa.

SEI – Il voto che si può dare alle prestazioni degli esterni titolari dell'Inter ieri sera, Dodò e D'Ambrosio. Il gioco di Mazzarri verte moltissimo sui laterali e loro ieri sera hanno fatto la loro parte risultando gli unici sufficienti.

SETTE – Le reti subite nelle ultime due partite dall'Inter, quando fino a domenica scorsa la casella ne registrava una sola. Altro dato che esemplifica la mancanza di reazione della squadra e l'assenza della solidità difensiva nerazzurra che aveva contraddistinto l'inizio di stagione e aveva fatto ben sperare.

OTTO – La quota di otto punti in classifica è la seconda più bassa dell'Inter dopo sei giornate dopo il 2011/12 quando, con Gasperini, si arrivò a soli 4 punti, in zona retrocessione. Considerato il precedente, un bottino del genere deve far riflettere.

NOVE – I tackle vinti dalla Fiorentina in tutta la gara (29%). Questo è l'unico dato positivo della gara nerazzurra. Nonostante si sia perso per 3-0, la fisicità dell'Inter è rimasta e ciò si evidenzia in questo dato statistico in cui la Fiorentina, pressoché perfetta ieri sera, non è riuscita a sopraffare dal punto di vista fisico la squadra ospite.

DIECI – La posizione in classifica dell'Inter. Bello parlare di dati statistici e cercare di trovare sempre qualcosa di positivo, ma poi, quando si guarda la classifica la squadra è l'ultima della colonna di sinistra a 10 punti dalla Juventus prima e con già 7 squadre davanti nella corsa al terzo posto, obiettivo stagionale di questa Inter.


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