Un nove da incubo per l'Inter che con l'Hellas rimane a zero
Nuovo stop per l’Inter in quel di Verona contro l’Hellas, un pareggio che poteva essere una sconfitta se i nerazzurri non avessero tirato fuori la grinta negli ultimi minuti per recuperare dal doppio svantaggio maturato sui calci piazzati. In questo appuntamento con “Da Zero a Dieci" ripercorriamo i dati statistici del Bentegodi.
ZERO - In nessuna occasione in cui l’Inter è andata in svantaggio è riuscita a ribaltare il risultato. In otto gare la squadra di Mancini è andata sotto di un gol, ma il massimo che sono riusciti ad ottenere i nerazzurri sono tre pareggi, per il resto solamente sconfitte.
UNO - Solo nel derby di ritorno, in cui ufficialmente i nerazzurri erano in trasferta, gli uomini di Mancini non sono riusciti ad andare a segno: in 11 trasferte sulle 12 sin qui disputate l’Inter ha trovato la via del gol dando concretezza all'idea che la squadra soffra il 'Meazza' a livello mentale.
DUE - I punti raccolti dall’Inter in questo girone di ritorno contro le ultime due della classifica di questa Serie A. L’Inizio della stagione faceva ben sperare, con una squadra cinica che riusciva a portare a casa i punti contro le piccole, invece in questo girone di ritorno questa capacità sembra essere svanita nel nulla.
TRE - I gol concessi su calci piazzati nella stessa gara dai nerazzurri all’Hellas, il peggior attacco della lega che fino a domenica aveva segnato 16 gol in 23 gare. Marrone con i suoi tre assist entra nella storia per essere stato il primo a riuscire in questo particolare traguardo, il tutto facilitato dalla difesa a zona dell’Inter che contro saltatori così alti come quelli del Verona ha dimostrato di andare in difficoltà.
QUATTRO - Le gare giocate dai nerazzurri all’ora di pranzo e il bilancio stagionale, pur essendo positivo con 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta, sta subendo un trend negativo con il k.o. contro il Sassuolo e il pareggio di ieri. Sino alla gara contro gli uomini di Di Francesco l’Inter sembrava non soffrire particolarmente questo orario, ma la cosa pare condizionarla parecchio in questo momento.
CINQUE - Quello di Ivan Perisic è il quinto gol stagionale messo a referto dall’Inter nell’ultimo quarto d’ora delle gare giocate in trasferta. Gli ultimi quindici minuti, sia del primo tempo che della ripresa, sono quelli più prolifici per i nerazzurri che sembrano essere più focalizzati in quel particolare lasso temporale rispetto agli altri sessanta minuti di gara.
SEI - I tiri in porta dell’attacco titolare nerazzurro: Icardi, Eder e Palacio hanno tutti collezionato due tiri a testa, ma l’unico a trovare la rete è stato Maurito, al decimo gol in campionato. Se il tridente nerazzurro trova così tante volte lo specchio della porta non è pensabile che solo una volta la palla varchi la linea a prescindere dalle prestazioni dei portieri avversari.
SETTE - I duelli aerei in cui è stato coinvolto Jeison Murillo, ma solamente una volta ne è uscito vincitore, in occasione del gol. Per il resto il difensore colombiano, orfano di Miranda, non ha vinto altri confronti aerei e soprattutto non lo ha fatto in fase difensiva, facilitando il compito ai saltatori veronesi.
OTTO - Quello all’ottavo minuto di Jeison Murillo è il gol più veloce nella stagione interista che fino a ieri non aveva segnato mai prima del 20° minuto, sia in casa che in trasferta. A nulla, però, è servito sbloccare la gara così presto visto che non c’è stata la solita gestione della partita in fase difensiva a cui i nerazzurri avevano abituato.
NOVE - I punti fatti dall’Inter nelle ultime otto partite. Il dato è abbastanza esaustivo per far capire come le cose siano peggiorate e per dare un’idea di quando tutto questo sia iniziato.
DIECI - I dribbling portati a termine dal trio di esterni schierato nel finale da Mancini, Palacio, Biabiany e Perisic. L’argentino ne ha completati 6 e ha portato a casa un assist, sintomo del buon periodo di forma che sta attraversando. Stesso discorso si può fare per Perisic che con un gol e un assist ha risollevato l’Inter dal doppio svantaggio fino al pareggio finale candidandosi ad un posto da titolare contro la Fiorentina domenica sera.