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A Inzaghi serve un '9': ora Zhang investa

di Alessandro Cavasinni

Il portiere è senza dubbio la prima necessità di Inzaghi. Anzi, sarebbe più corretto dire i portieri, plurale, visto e considerato che a oggi l'unico estremo difensore sicuro di far parte della rosa per la stagione 2023/24 è Di Gennaro. Partiti Onana, Handanovic e Cordaz, ne restano quindi due da inserire in organico, a meno che non si voglia scegliere di trattenere chi è in Giappone (Stankovic?). Occhio però, perché quella dei nuovi numeri 1 e 12 non è l'unica urgenza: al tecnico piacentino manca pure un centravanti.

Attualmente, a disposizione di Inzaghi per il reparto avanzato, al netto di chi presto lascerà la truppa per andare a giocare, ci sono Lautaro, Thuram e Correa: tre attaccanti, ma certamente non tre punte. Il Toro può fungere da riferimento avanzato così come il francese, ma è evidente come manchi un vero '9'. Lautaro ha iniziato a segnare parecchio, anche se restano alcune lunghe pause durante la stagione, conseguenza pure dell'enorme mole di lavoro che fa per la squadra, mentre Thuram - a dispetto della stazza - non è affatto un simil-Lukaku. Per non parlare di Correa, peraltro messo sul mercato dopo un biennio con troppe ombre e poche luci. Al di là della quantità di gol, nessuno dei tre è un centravanti. Almeno non il centravanti che ha chiesto Inzaghi, se è vero come è vero che trattenere Lukaku era una priorità per questa sessione estiva di calciomercato.

E allora? Allora occorre accelerare anche in questa direzione. Finora, però, i nomi accostati non convincono del tutto. Non convince Morata, non convince Taremi, non convince Beto. Diverso il discorso su Balogun e Wahi: anche loro non sono esattamente centravanti, costano parecchio e in più il francese è già finito nel mirino del Chelsea. Guai sottovalutare l'importanza di una punta: al di là di tutto, gli ultimi mesi della passata stagione hanno dimostrato come l'Inter avesse ingranato le marce alte col ritorno a pieno regime di Lukaku. Zhang ha incassato dalla Champions e dalle cessioni, senza dimenticare gli addii di ingaggi pesanti. Ora è il momento di investire. 


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