A quelli dell'Inter puzzano pure i piedi
Nell'ultima settimana abbiamo imparato tante nuove nozioni. Perle di saggezza da custodire gelosamente, che accrescono la nostra cultura. Non solo calcistica.
Innanzitutto, abbiamo imparato che se un portiere salta in chiaro ritardo e finisce addosso all'avversario, è fallo. Ma non "del" portiere, è fallo "sul" portiere. Anzi, per dirla come qualche moviolista: "E' carica sul portiere". Della serie: se io metto il mio piede sotto il tuo, non sono io lo scemo ma sei tu che mi dai un pestone. Fioccano lauree in Logica e Meccanica.
Altra lezione: la Fortuna. Cosa stai lì a impegnarti, a cercare di comprendere i fenomeni sociali, umani. Perché studiare schemi di tattica, sovrapposizioni, preparazione fisica, gestione delle risorse, carpire le mosse avversarie, approfittare dei punti deboli, sfruttare i propri punti forti. A cosa serve quando poi tutto è fatalità? "Inter spesso accompagnata dalla fortuna", abbiamo letto dopo il 3-1 di Cagliari. E allora stiamocene a casa, in attesa della manna. O della mannaia.
E se non è fortuna, allora è Handanovic che compie "l'ennesimo miracolo". Ennesimo, eh. Oppure è Icardi. Vince Icardi. Gloria a Icardi. L'Inter è Icardi. Il cross di Candreva? Boh. La spaccata di Perisic? Mah. Il lancio di Skriniar? Bah. La sovrapposizione di D'Ambrosio? Chissà. Icardi 3, Cagliari 1: dalla Sardegna Arena è tutto, a voi studio. Già che ci siamo, Maurito, te ne vai al Real? E se chiamano dalla Spagna? Ti piace Madrid? Non è meglio Plaza Mayor che Piazza del Duomo? Guarda come si divertono contro il Las Palmas, altro che Benevento!
Non poteva mancare il puntuale Vincenzo Montella, che ha avuto l'esigenza di ricordare al mondo come il suo (ormai ex) Milan avesse fatto più tiri dell'Inter verso la porta del Napoli. Si è sorpreso - il buon Aeroplanino - di qualche critica piovutagli addosso dopo il ko del San Paolo. In fondo era stata solo la sesta sconfitta in tredici partite. Per una squadra che ha speso appena 195 milioni sul mercato in entrata e che, almeno fino ad agosto, secondo i più, avrebbe dovuto asfaltare pure gli Avengers, visti i roboanti successi con Universitatea Craiova e Shkendija. Sei ko su tredici gare di campionato: niente di che. L'importante è aver fatto due tiri in più dell'Inter verso Reina.
Sono lassù per fortuna. Hanno fatto un bel salto, vero, ma col braccio largo. Il Real è già lì in agguato con le sue bellezze. E non faranno mai più di 14 tiri contro il Napoli. Pappappero pappappero. Che poi, oh, secondo me a quelli dell'Inter puzzano pure i piedi.