Anno zero: Thohir riparte da Mazzarri. E se Erick porterà anche Erik...
In Indonesia il brindisi avverrà con sei ore d'anticipo. Si chiude quello che per l'Inter rimarrà un anno scolpito in calce nella storia del club. Il 2013 è stato l'anno della svolta, quello dell'ingresso della cordata indonesiana con a capo Erick Thohir, nuovo presidente e patron della società nerazzurra. L'uscita di scena di Massimo Moratti ha aperto a molteplici dubbi sul futuro. Fiducia e ottimismo dello storico numero uno dell'Inter non sono bastati a convincere i più diffidenti di fronte al cambio rivoluzionario. Incognite che però sono state in parte fugate dal tycoon, il quale ha già dato segnali di voler programmare e costruire il nuovo corso con impegno e scrupolosità.
La priorità sin dall'inizio è spettata al risanamento del bilancio, ecco perché l'Inter, almeno in questa finestra di mercato invernale, è obbligata a muoversi a fari spenti. È chiaro ormai da tempo: niente spese previste a gennaio. Ausilio è volato a Londra per sondare l'interesse del Chelsea per Guarin, pezzo pregiato della rosa nerazzurra, valutato 20 milioni di euro. I Blues riflettono sull'investimento. In entrata fari accesi solo su eventuali opportunità. La più calda è Lamela. Sfumato alla nascita il sogno Lavezzi, l'Inter ha fiutato l'idea di riportare l'infelice Erik in Serie A. Un colpo in pieno stile Thohir, giovane e adatto al gioco di Mazzarri. Lamela ha voglia di riscatto dopo una prima parte di stagione trascorsa ai margini del Tottenham. WM ha già dato l'ok, la parola decisiva sarà degli Spurs.
Un anno, il 2013, che ha coronato il sogno del tecnico di San Vincenzo. Dopo una lunga gavetta, dalla panchina dell'Acireale alle notti di Champions con il Napoli, la chance di allenare l'Inter con l'obiettivo di riportarla ai vertici, sebbene il momento storico non è di certo ottimale. C'è chi ha fatto i nomi di possibili sostituiti, "illazioni" generate ad arte prima di due sfide cruciali contro Napoli e Milan. Il bilancio di questi primi sei mesi di Mazzarri è di 8 vittorie, 7 pareggi e soltanto 2 sconfitte in campionato, un derby vinto e il secondo miglior attacco del torneo. Non male per chi ha dovuto spesso fare i conti con una rosa ridotta e ha parlato sempre di "anno zero"...
L'anno zero che ha visto l'Inter uscire fuori dalle coppe dopo quattordici stagioni sempre presente in Europa. Thohir crede nella scelta che fu di Moratti e per puntare sin da subito al grande palcoscenico riparte da Mazzarri. L'obiettivo è il terzo posto occupato dal Napoli, distante soli 5 punti. La squadra ha già dimostrato di poter dire la sua nella lotta ai vertici. Il tecnico spronerà ancora una volta il gruppo al rientro dalle vacanze: il 6 gennaio l'inseguimento riparte dalla sfida di Roma contro la Lazio, perdere altri punti potrebbe essere letale.
E chissà che fra qualche settimana un aiuto non arrivi proprio da Londra, quando il Tottenham avrà deciso se affidarsi ancora a Lamela oppure assecondare l'interesse dei nerazzurri. El Coco arricchirebbe le speranze di Mazzarri, il cui futuro per ora è ben saldo sulla panchina interista. Ma la vera rivoluzione è attesa a giugno, con l'arrivo di un nuovo diesse (Sabatini?) e un mercato di budget e non più autofinanziato. L'idea pianificata è quella di costruire un'Inter con innesti giovani e mirati. Ma saremo già all'anno uno, intanto auguri!