Aveva ragione Mourinho
Ho perso le parole, cantava Ligabue. Io le ho perse tutte, almeno di eleganti. E in mente solo insulti. Potrei dire che siamo al ridicolo, ma non renderebbe l'idea. Una vergogna continua? Di più. Scandaloso? No, si è oltre. E se qualcuno ancora avesse avuto qualche dubbio in proposito, questi sono stati fugati dall'ennesima squalifica comminata dal giudice sportivo nei confronti di un tesserato di FC Internazionale.
FcInterNews è sempre stata una testata tifosa, ma non faziosa a prescindere. Contenti se l'Inter vince, certo, ma guai a chiudere gli occhi dinanzi alla realtà, finanche quella negativa per i colori nerazzurri. Oggi, però, correrò il rischio di passare per uno di quei giornalisti ottusi e che sono al soldo delle varie società. Ma non si può far finta di nulla, perché quello che sta accadendo in Serie A è qualcosa di vomitevole.
"Per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, assunto un atteggiamento aggressivo ed intimidatorio nei confronti di un Assistente, venendo quindi trattenuto e allontanato da un dirigente della propria Società; infrazione rilevata da un Arbitro Addizionale". Con questo comunicato, Gianpaolo Tosel ha squalificato Fredy Guarin per una giornata. Il colombiano, al termine di Lazio-Inter, aveva protestato con il guardalinee Di Liberatore, reo di non aver segnalato un netto fallo su di lui di Floccari negli ultimissimi istanti del match. Ci ha pensato Banti, primo arbitro di porta, a vedere l'accaduto e a far sì che Guarin fosse fermato dal giudice sportivo. Curioso: Di Liberatore è quello che aveva stoppato Cassano lanciato verso Marchetti in tre contro uno (da lì il gol della Lazio), mentre Banti è colui che, colto da cecità improvvisa, non aveva ravvisato la trattenuta plateale e reiterata di Ciani su Ranocchia al 91'. Insomma, da talpa a lince in poco più di tre minuti. Nessun insulto, sia chiaro, si parla di “atteggiamento”: siamo di fronte a una presa per i fondelli, inutile girarci intorno.
L'Inter fa ricorso d'urgenza e non parla, ma il rumore dei nemici è tornato forte, fortissimo. E il club lo sente, eccome se lo sente. Dalla partita dello Juventus Stadium, è stato un susseguirsi di errori e orrori arbitrali. E non solo, se pensiamo alle due giornate di stop inflitte a Cassano dopo Inter-Cagliari. Lo schema è definito, oliato da anni. Si colpisce in maniera chirurgica: Guarin è solo l'ultima vittima. In un campionato in cui il vaffa all'arbitro o all'assistente di turno è all'ordine del giorno, questi signori si permettono il lusso di fare quello che vogliono con il loro potere e di indignarsi per un atteggiamento. Lo ripeto ancora: Guarin è stato squalificato per un atteggiamento! Rendiamoci conto. Pessimi.
Terra bruciata. Questo è ciò che stanno facendo attorno all'Inter. Che avrà tanti difetti, ma di certo non quello di poter contare sull'aiutino esterno. Ricacciati in basso appena si tenta di intaccare la leadership della Juventus lassù in testa. Brava la Signora, buona rosa per Conte, ma è evidente che all'Inter manchino almeno 4 punti. E pure quando ha vinto (come con Napoli e, appunto, Juventus) i tentativi di sabotaggio sono stati evidenti, sebbene andati male.
Passi il doppio turno a Cassano (comunque da verificare i presunti insulti, ormai diffidiamo di tutto e tutti), ma squalificare Guarin per “atteggiamento aggressivo e intimidatorio” ricorda da vicino l'invenzione pura dei cazzotti di Cambiasso a Gastaldello – negati addirittura dal diretto interessato – in quell'Inter-Samp della stagione 2009-2010. Gente come Gattuso non avrebbe mai potuto neppure scendere in campo secondo tale metro di giudizio.
E a proposito di 2009-2010, giova ricordare una delle tante verità attribuite a José Mourinho. Pare che il tecnico lusitano, dopo la conquista della Champions a Madrid, avesse avvisato Moratti: “Attenti, ve la faranno pagare”. Verità o leggenda, la storia di questi anni dimostra che è davvero così.
Vedete? Non sanno essere nemmeno originali.