Buon Natale nerazzurro
Incipit scontato ma sentito: tanti auguri a tutti voi e alle vostre famiglie. E grazie per l’affetto con cui mi e ci seguite anche nel giorno di Natale. Certo, saranno delle festività differenti rispetto a quelle alle quali siamo abituati. Ma spero (anche per motivi di lavoro) che presto si possa tornare alla normalità. Abbracciare un parente lontano, esultare con vigoria insieme ad altri tifosi ad un gol del nostro idolo, tirare vecchie al compagno di mille avventure: gesti che davamo per scontati e che tra non molto – si spera – potremo ripetere. Con l’auspicio di apprezzare di più ogni sfaccettatura che la vita ci regala.
Tra queste – perché no – potrebbe esserci anche una futura vittoria della Beneamata. L’eliminazione in Champions League, come specificato da Conte, “brucia e dovrà bruciare ancora per molto”. Mentre in Serie A – a mio avviso - il percorso è stato discreto. Ottimo nelle ultime 7 partite. Insufficiente prima. Nulla di eccezionale, dato che, classifica alla mano, i nerazzurri sono dietro al Milan capolista e hanno perso il Derby contro i rivali meneghini. Ma sicuramente nei prossimi mesi – anzi a dire il vero io credo già da gennaio – si potrà operare il sorpasso e provare finalmente a vincere lo Scudetto. È vero che l’Inter ha l’obbligo di lottare per conquistare un trofeo, ma è altrettanto vero che negli ultimi 7-8 anni questa era una frase ripetuta più per slogan che per intenzioni reali. Di fatto solo nella passata stagione i nerazzurri avrebbero davvero potuto esultare per un trionfo, in Italia o in Europa. Ci si è andati vicini, molto. E adesso è giusto riprovarci, almeno nelle competizioni dello Stivale.
Tempo di consultivi. Di valutazioni. Di riunioni in cui specificare cosa sia andato bene e cosa male. Ricordiamoci sempre che siamo in un periodo storico complicato: la pandemia in atto non è una scusa per non mettere mano al portafoglio, ma un’esigenza reale che chiunque può constatare nel proprio ambito lavorativo. Marotta e Ausilio dovranno essere bravi a piazzare – che non significare regalare – gli esuberi nerazzurri. E Conte e i giocatori poi a mantenere i risultati ottenuti nell’ultimo mese. La speranza è che comunque Babbo Natale (o per tempistiche la Befana) porti qualche dono gradito e che si continui a migliorare: che quel percorso un po’ tortuoso e in salita di questa prima parte della stagione veda improvvisamente una discesa da affrontare con consapevolezza e senza paura. Per esultare tutti insieme per il ritorno alla normalità e per l’eventuale trionfo della Beneamata, Auguri a tutti voi, un abbraccio.