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Che acquisto il primo, ma il secondo cambierebbe l'Inter (#PRAYforPARIS)

di Francesco Fontana

Sembra ormai chiaro che a gennaio l'Inter andrà con decisione su un esterno d'attacco per proseguire sulla strada che porterà stabilmente al 4-2-3-1, il modulo su cui Roberto Mancini sta lavorando da tempo portando avanti al contempo anche altri soluzioni, mantenendo intatta la sicurezza difensiva. Come sempre in periodo di pre-mercato, i nomi avanzati sono molteplici, l'ultimo dei quali è quel Dries Mertens già accostato all'Inter nel corso dell'ultima estate, con la conseguente 'bufera' tra il presidente Aurelio De Laurentiis e il procuratore del belga Soren Lerby dopo l'intervista concessa proprio ai nostri microfoni in data 14.08.15.

Prima di dar spazio a facili entusiasmi, voli pericolosi con la fantasia e di proporre un'analisi tecnico-tattica del giocatore, vorrei subito abbassare i toni, in quanto il numero uno azzurro difficilmente, molto difficilmente, si priverebbe del classe '87 di Lovanio, a maggior ragione per rinforzare una diretta concorrente per i primissimi posti della Serie A. Non stiamo parlando di 'fantacalcio' perché l'interesse nerazzurro è reale e concreto (e nel calcio 'mai dire mai'), ma sarei a dir poco sorpreso se il Natale portasse sotto l'albero di Appiano Gentile l'ex PSV Eindhoven.

Peccato, perché se dall'altra parte non ci fosse un cliente tanto scomodo come DeLa la trattativa sarebbe pressoché 'apparecchiata' con un Andrea Ranocchia e conguaglio in cambio del nazionale belga. Un'idea logica per le necessità delle due squadre, con Maurizio Sarri che certamente non si opporrebbe all'arrivo del centrale di Assisi, già allenato durante l'esperienza di Arezzo nella stagione 2006-2007. E sicuramente, nonostante il buon avvio di stagione di Raúl Albiol Kalidou Koulibaly, un nuovo interprete difensivo non farebbe male all'allenatore napoletano.

Detto questo, tornando al jolly partenopeo, credo che con lui l'Inter possa fare un ulteriore, grande salto di qualità, e in un 4-2-3-1 un tridente con Stevan Jovetic in mezzo, Ivan Perisic da una parte e il belga dall'altra (con Mauro Icardi punta centrale) sarebbe assolutamente da Scudetto. Credo sia quasi superfluo esprimersi circa le qualità dell'esterno del Napoli, un giocatore in grado di cambiare il volto di una gara con una giocata da campione, un dribbling, un assist o un destro chirurgico sul palo lontano. Quindi non posso fare altro che sperare che l'Inter possa riuscire in questa missione (quasi) impossibile, perché a quel punto la squadra sarebbe completa in ogni reparto. Anzi, quasi completa.

Ebbene sì, perché credo che ancor più importante possa essere l'arrivo di Andrea Pirlo. Vero, non è più il giocatore di qualche stagione or sono, ma a parer mio anche al 70% può essere ancora decisivo nel campionato italiano, soprattutto in un'Inter dove un profilo del genere manca. Sarebbe il collante ideale tra attacco e difesa, con i vari Gary Medel, Felipe Melo e Geoffrey Kondogbia che potrebbero sopperire alle caratteristiche poco 'atletiche' del regista ex Milan e Juventus. Ritengo assurdo che qualcuno possa non volere il 21 azzurro. Un profilo con tantissima esperienza, disciplina tattica e soprattutto una mentalità vincente che darebbe ancor più coraggio ai compagni. Personalmente, quindi, nessun dubbio sul ritorno del classe '79 di Ferlo. Che acquisto sarebbe il primo, ma il secondo cambierebbe certamente il volto dell'Inter.

P.S. Impossibile non dedicare una preghiera, un pensiero o un saluto affettuoso a tutte le vittime dei tragici fatti di Parigi e alle loro famiglie. Oggi il calcio, come tutto il resto, non conta assolutamente nulla. L'unica cosa realmente importante è la vita e ricordare quanto essa è preziosa. Quella stessa vita che in tanti, tantissimi, in troppi hanno perso ieri notte in modo inspiegabile, da un momento all'altro. Senza nemmeno accorgersene. Nel mio piccolo voglio quindi mandare un grande abbraccio a tutte quelle persone che darebbero qualsiasi cosa per tornare indietro di qualche ora per avere ancora con loro i propri cari. Quei cari che, comunque, e da oggi anche di più, ameranno per sempre. #PRAYforPARIS


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Domenica 15 dicembre