Chiacchiere e silenzio assordante, ma benvenuto. Con due applausi meritati
Mi viene in mente l'estate scorsa, quando all'Inter arrivò uno dei 4-5 difensori centrali più forti del mondo. Quel João Miranda che quasi dodici mesi fa si vestì di nerazzurro nel silenzio più assoluto, arrivando ad Appiano Gentile tra l'indifferenza generale del tifo nerazzurro (e nessun interista dovrebbe dire il contrario). Ricordo benissimo l'assenza di clamore quando la società concretizzò questo acquisto, tanto che il sottoscritto dedicò un editoriale ad hoc in data 27 novembre 2015, per sottolineare quello strano silenzio.
La stagione appena conclusa, seppur con altalene pericolose a livello di squadra, ha dimostrato che il centrale di Paranavaí è nettamente il miglior giocatore in rosa, prendendo come metro di paragone l'esperienza, le qualità tecniche e le doti caratteriali (provo ammirazione per i leader 'silenziosi', proprio come lui). E ora non resta che sperare che l'inizio e il prosieguo di un altro futuro nerazzurro possa essere il medesimo, arrivato a Milano per certi versi proprio come l'ex Atletico Madrid. Nel silenzio, appunto. Ever Maximiliano David Banega, centrocampista duttile e geniale per professione che ha dato poco salutato il Siviglia per unirsi all'Inter dopo gli impegni estivi con la Nazionale argentina.
Il parallelo con il capitano della Seleção consiste nelle disamine tecnico-tattiche. Del centrocampista ex Boca Juniors si è parlato soprattutto dell'effettiva conclusione della trattativa (concretizzata abbondantemente già a gennaio) e dei dubbi relativi alla clausola-rinnovo con il Siviglia (che cadrà con il pagamento di una piccola penale), quasi dimenticandosi del suo valore come calciatore e della grande, grandissima intuizione di mercato che Javier Zanetti e Piero Ausilio hanno avuto ormai mesi e mesi fa.
Tutto ciò senza sottolinearne i meriti una volta che tutti (ma proprio tutti) hanno capito che questa operazione era stata effettivamente portata a termine. Quanto piacciono al tifo italiano la chiacchiera, i rumors, i fiumi di parole. A volte più importanti di un "Brava Inter, hai fatto un grande colpo a parametro zero! Ottimo lavoro Pupi e Piero, avanti così!". Macché, non si è mai contenti. E invece io voglio dirlo, perché questo è un grandissimo colpo: "Ben fatto, Inter!".
Nessun esborso economico, bruciata la grande concorrenza sul nascere per un giocatore ancora giovane (classe '88 da Rosario), estremamente duttile, tecnico, geniale, sveglio, dal piede educatissimo e con grandissima esperienza internazionale. Voglio ripeterlo: a parametro zero. Scusate se è poco. Ma di applausi per la dirigenza, da parte del pubblico interista, ne ho sentiti veramente pochi.
Ovviamente il campo era, è e resterà per sempre il giudice supremo, ma allo stato attuale delle cose non si può non sottolineare la bontà del lavoro svolto dall'Inter. Benvenuto quindi Ever, nonostante alcune chiacchiere fastidiose e quel 'silenzio assordante'. Auguro all'Inter di vederti molto presto decisivo. E chissà se a quel punto un paio di applausi, oltre che per te, scatteranno anche per la doppia P. Ovvero Pupi e Piero.