Conte sposa gli Spurs, Inzaghi sfida il tabù
Il (complicato) mese di novembre dell’Inter verrà inaugurato da una partita cruciale per il cammino in Champions League. Questa sera Lautaro Martinez e soci faranno visita allo Sheriff Tiraspol, autentica sorpresa del Gruppo D che comanda il girone con 6 punti. Una strana accoppiata che vede il club esordiente guidare la classifica mano nella mano con il leggendario Real Madrid, storico protagonista della competizione. I ragazzi di Vernydub hanno battuto i Blancos a domicilio e superato lo Shakhtar Donetsk, uscendo sconfitti solo da San Siro sotto i colpi di Dzeko, Vidal e De Vrij e di un’Inter che in quella notte ha giocato da Inter.
Alla vigilia del match d'andata Simone Inzaghi caricava l’ambiente parlando di “gara da dentro o fuori” (e Milan Skriniar rincarava la dose etichettandola come “partita della vita”). A poco più di 24 ore dall’ostica trasferta contro gli Sceriffi il tecnico interista ha ribadito che “la gara d'andata era decisiva come lo sarà domani”. Insomma, a 15 giorni di distanza la musica non è cambiata: se si vuole continuare a credere in quella qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, diventata negli ultimi anni un vero e proprio tabù da sfatare - anche sotto la vincente gestione di Antonio Conte, da ieri nuovo allenatore del Tottenham -, l’Inter ha poche scelte. E un solo risultato.
C'è qualche giocatore che ha potuto tirare un po’ il fiato nell’ultima settimana: uno di questi è De Vrij, che dopo il riposo con l’Udinese tornerà al centro del terzetto difensivo con Skriniar e probabilmente Dimarco (che pare favorito su Bastoni) a protezione di capitan Handanovic. Sulla fascia destra dovrebbe invece rivedersi Darmian per Dumfries, con Perisic sul lato opposto e Vidal - in rete nel primo round di San Siro - a completare la cerniera di centrocampo con gli inesauribili amici Barella e Brozovic. In avanti resiste il ballottaggio tra Dzeko (in vantaggio) e Correa, ma ritroverà sicuramente una maglia dal 1’ Lautaro Martinez. Con più ossigeno nei polmoni e ancor più leadership nell’anima dopo la fresca firma sul rinnovo di contratto fino al 2026.
Il mese di novembre sarà ricco di impegni per i nerazzurri: oggi lo Sheriff, domenica il derby d’alta quota con il Milan; poi la solita sosta per le Nazionali che sarà seguita dal big match contro il Napoli e dalla notte europea di San Siro con lo Shakhtar. Ma adesso non serve guardare troppo in avanti, sarebbe un grosso errore: serve invece ragionare passo dopo passo, partita dopo partita. Con un unico imperativo imminente: giocare da Inter e portare a casa un solo risultato. D'altronde uno degli obiettivi dell'Inter di Inzaghi è di far meglio - almeno in Europa - dell'Inter di Conte, che ha deciso di sposare gli Spurs dopo aver vinto uno scudetto in nerazzurro. Senza però riuscire a sfatare quello scomodo tabù che ora Simone è pronto a sfidare.