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Crederci sempre, mollare mai. L'Europa ci attende

di Riccardo Gatto

Crederci sempre, mollare mai. Ho scelto questo titolo per varie ragioni, perchè noi interisti siamo abituati a queste situazioni, a queste sconfitte clamorose, così come siamo abituati a gioire, lo abbiamo fatto per ben 15 volte negli ultimi 6 anni. Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori, ma l'Amore, con la A maiuscola, per la maglia resta. La partita di Palermo ci deve far riflettere, la fase difensiva non è stata perfetta, anzi, tutto il contrario. Ma bisogna valutare anche gli aspetti positivi. Jonathan ha fatto molto bene sulla fascia destra, Obi è entrato in campo dando spinta a sinistra, Milito sembra tornato quello dei tempi d'oro, dopo un anno sabbatico. Come ha detto Mister Gasperini, bisogna puntare su ciò che è stato fatto bene, per esprimere le migliori qualità nel futuro. Bisogna attendere prima di esprimere giudizi, una serata storta può capitare a chiunque, anche se come già detto, non tutto è da buttare.

Adesso rituffiamoci in clima Champions, abbiamo vinto due anni fa, non sono passati secoli. Vincere col Trabonzspor, partita non difficile, per dare un'iniezione di fiducia e una scossa ad un ambiente leggermente demoralizzato.

E allora stiamo vicini alla squadra, diamo fiducia all'allenatore, alla dirigenza, ai giocatori, a Zárate, uscito anzitempo ma che non merita processi solo alla prima giornata di campionato, o seconda, che dir si voglia. Bisogna riempire San Siro in Champions e in Campionato contro la Roma, perchè i tifosi dell'Inter sono così passionali e forti, siamo così passionali e forti, non ci demoralizziamo subito, anzi, siamo bravi a tirar fuori il nostro meglio da queste situazioni, a trasformare positivamente la rabbia che abbiamo in corpo. Reagire insieme, come abbiamo sempre fatto, perchè, inutile negarlo, siamo da soli contro tutto e tutti, ma vincere così è ancora più bello, il sapore è ancora più dolce. Crederci sempre, appunto, e non mollare mai.


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Domenica 15 dicembre