Da Asllani e Bellanova a Musah, Vazquez e Alcaraz: l'Inter si è 'svegliata' sul mercato
La sosta "forzata" per i primi Mondiali invernali nella storia del calcio permette al calciomercato di tornare in auge con qualche settimana di anticipo rispetto alle passate annate. A gennaio manca esattamente un mese e mezzo, la finestra di mercato si aprirà il 2 gennaio e terminerà il 31 gennaio 2023. Le dirigenze di tutto il mondo potranno sfruttare a pieno la pausa e concentrarsi per cercare di capire come poter rafforzare le rispettive squadre in vista della seconda parte di stagione.
L'Inter resta in attesa di capire quando e come tornerà Lukaku in campo con il suo Belgio durante i Mondiali. Big Rom fin qui ha collezionato solo 256 minuti nella sua seconda avventura in nerazzurro. Dzeko non lo ha fatto di certo rimpiangere, ma è chiaro che per Inzaghi l'attaccante belga può rappresentare un vero e proprio colpo di mercato da gennaio in poi. L'Inter è "completa" in tutti i ruoli: in difesa Acerbi ha risposto presente quando è stato chiamato in causa, Calhanoglu è diventato un'alternativa più che valida per giocare anche da play davanti alla difesa, Mkhitaryan ha dimostrato di essere una riserva di "lusso", Dimarco si è conquistato la fascia sinistra dopo la partenza di Perisic. Onana è diventato il portiere titolare, mentre Skriniar, Barella e Lautaro sono i tre punti fermi dell'11 iniziale di Inzaghi. Darmian e D'ambrosio restano garanzie su cui poter fare sempre affidamento. Qualche nota stonata c'è. A partire da De Vrij, brillante solo in qualche uscita stagionale, fino a Correa che raramente è riuscito ad avere un buon impatto nel match quando è stato chiamato in causa. Dumfries può e deve alzare il suo livello di rendimento.
A completare la rosa ci sono Gosens, Gagliardini, Asllani e Bellanova. I primi due sono stati fin qui utilizzati con il contagocce da mister Inzaghi e sono i principali candidati a lasciare l'Inter durante la finestra invernale. L'esterno tedesco resta sicuramente una scommessa persa: l'ex Atalanta era già sul piede di partenza ad agosto sul gong del calciomercato, il suo passaggio in Bundesliga non si è concretizzato e pare che sia stato solo rimandato di qualche mese. Complice anche l'esplosione di Dimarco, Gosens non è riuscito a far cambiare idea ad Inzaghi. Neppure con il gol del momentaneo 2-3 contro il Barcellona che ha fatto saltare dal divano milioni di interisti. Gagliardini il campo invece non l'ha visto quasi mai. Sulla carta è la riserva di Barella, ma come lo scorso anno è difficile poter rinunciare alla corsa e alle qualità del sardo. Il suo contratto scade a giugno 2023, l'Inter non è intenzionata a rinnovarlo e quella di gennaio rappresenta l'ultima occasione per poter monetizzare dalla sua cessione.
L'Inter sembra avere le idee chiare e per sostituirli ha messo nel mirino Yunus Musah e Jesus Vazquez. Un classe 2002 e uno 2003, entrambi in forza al Valencia di Gattuso. In lista c'è anche Alcaraz, centrocampista argentino classe 2002 del Racing. Un chiaro segnale di come la dirigenza nerazzurra abbia cambiato marcia e strategia sul mercato. I primi indizi sono arrivati in estate quando l'Inter ha deciso di puntare su Bellanova e Asllani. La loro gestione è chiara: ad oggi sulla carta sono "riserve", ma c'è grande fiducia sulle loro qualità e la dirigenza nerazzurra li considera elementi su cui poter costruire la squadra del domani. L'Inter torna a scommettere sui giovani e questa è una grande e bella notizia. Poter scovare talenti in giro per il mondo e anticipare la loro esplosione prima dei club di Premier League o degli sceicchi, rappresenta una delle armi per poter cercare di contrastare il gap economico che si è formato tra il nostro campionato e quello inglese, francese, spagnolo e tedesco. Non tutte le scommesse vengono vinte, questo è vero e il rischio è sempre dietro l'angolo, ma servono anche lungimiranza e pazienza. Trasformare le parole in fatti è un'altra missione complicata. Tempo a disposizione c'è. Ora la palla passa alla dirigenza.