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Domenica sarà più dura che a Manchester

di Simone Togna

Dopo la Champions League, il derby. La stracittadina arriva con le due squadre di Milano agli antipodi, per gioco, fiducia, mentalità. Da una parte c’è l’Inter, che ha duellato alla pari col Manchester City all’Etihad Stadium e a prescindere dal risultato finale ha fatto vedere a sé stessa, prima ancora che al mondo intero, di poter affrontare senza timore qualsiasi avversario. Dall’altra il Milan, partito male in campionato e ancora peggio in Europa, dove poteva finire tanto a poco per il Liverpool, ma soprattutto è emersa una squadra sfilacciata, senza idee, impotente, quasi imprigionata dai propri fantasmi.

Ovvio quindi che facendo un ragionamento oggettivo e distaccato l’Inter, sulla carta, è favorita contro il Milan domenica sera. Favorita però non significa vittoria certa, né tanto meno risultato scontato. Attenzione: se nerazzurri e rossoneri si affrontano al massimo della loro condizione, scendendo in campo con la testa giusta e la concentrazione massima, non c’è storia. L’Inter vince. Questo semplicemente perché l’Inter è più forte del Milan. E questo è un discorso generico, che vale sempre, con qualsiasi squadra e in ogni contesto. Siccome però il calcio non è una scienza esatta e vari fattori possono spostare e cambiare lo svolgimento di qualunque partita, aggiungo che per i nerazzurri l’incontro col Diavolo sarà molto più complicato di quello contro Haaland e compagni.

Il motivo è semplicissimo: i campioni d’Italia hanno tutto da perdere, i rivali solo, o quasi, tutto da guadagnare. Oramai la vittoria dell’Inter è la normalità, quella del Milan l’eccezione. Effettivamente chi sia la prima squadra di Milano nei confronti diretti è chiaro (con i nerazzurri nettamente più avanti nei numeri), ma dopo sei derby vinti (nessuno ne ha vinti sette) si deve comunque rispettare il proprio avversario. Il Milan è una squadra forte, si tratta dei vice campioni d’Italia in carica. Oggi sembra quasi che siano dei pipponi, passatemi il termine, ma sottovalutare la partita e sentirsi già vincitori non sarebbe corretto, anzi: ragionamento più sbagliato non potrebbe esistere.

Il Milan è una società che ha speso centinaia di milioni sul mercato negli ultimi anni e vanta una rosa costruita per competere. Il problema rossonero si chiama Inter. La frustrazione nel vedere i principali contendenti umiliarli in Italia (ma anche in Europa, vedi la semifinale Champions del 2023) e questa aura incredibile nerazzurra aleggiare per Milano e per il mondo, fa male. Non potrebbe essere altrimenti. Però questo non significa che in una partita secca tutto possa accadere. Basta sbagliare l’approccio e ciao, ciao. Tutto dipenderà insomma dal come si scendere in campo. Servirà l’atteggiamento di chi ha fame di vittoria, è consapevole della propria forza e vuole dimostrarla sul verde, lasciando fuori tutti i complimenti di questi anni. Senza dimenticare ovviamente cuore, polmoni e grinta.

Può essere una partita spartiacque della stagione. E l’Inter può tranquillamente regalare un’emozione particolare, con tanti gol, ai suoi tifosi. Buon derby a tutti!


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