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Dominati su tutti i fronti. Che ci succede?

di Raffaele Caruso

Si interrompe a quota 6 la striscia di derby vinti consecutivamente dall'Inter di Simone Inzaghi. Prima o poi doveva accadere. Questo non cancella quello che i ragazzi hanno fatto nelle partite precedenti, ma come ricordato anche dal mister alla vigilia conta il presente. E il presente dice che il Milan è tornato a vincere un derby. E lo ha fatto meritatamente. Dominando dal primo all'ultimo minuto su tutti i fronti.

Un dominio tattico. Il 4-4-2 o il 4-2-4 di Fonseca ha funzionato. Nulla da dire. Dopo 540 minuti di totale sofferenza, il Milan è tornata ad essere una squadra di senso compiuto sul rettangolo verde di gioco contro l'Inter. Leao, Abraham, Morata e Pulisic tutti in campo contemporaneamente hanno schermato difesa e centrocampo, obbligando la squadra nerazzurra a cambiare pelle e gioco. E ha funzionato.

Un dominio soprattutto fisico. L'Inter di Simone Inzaghi è sulle gambe. Lo è già a metà gara e questo condiziona notevolmente la prestazione poi complessiva. Siamo un collettivo, un gruppo, una squadra che si esalta se tutti prendono parte al gioco. Non sappiamo quale preparazione è stata fatta e quando darà i suoi frutti, ma l'Inter non c'è. Dopo una prestazione enorme a Manchester, contro il Milan è scesa in campo forse al 50%. E questo non è accettabile. L'augurio è che sia solo una questione legata ad inizio stagione e che presto le gambe tornino a girare.

Un dominio anche mentale. Gambe e testa, c'è un filo rosso che unisce le due cose. Se i giocatori non stanno bene fisicamente, non sono lucidi nelle scelte. Non posso pensare che sia un problema di presunzione o di mancata fame, così come non posso credere che l'Inter abbia sottovalutato l'avversario o preso sotto gamba questo appuntamento. Conosciamo tutti l'Inter di Inzaghi e questa non è l'Inter di Inzaghi. Tornerà. Ne sono certo. Quando? Questo non lo sappiamo, ma certamente a Udine serve la vera Inter. 


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