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Due gol al Como e due stelle sull'albero. Cardinale non frequenti i bar

di Alessandro Cavasinni

Dolce sofferenza prima del Natale. L'Inter fatica contro il Como, ma non perde mai la calma, fa male quando accelera a inizio ripresa e alla fine riesce a rimanere lucida, ottenendo quello che voleva, ossia i tre punti per non staccarsi dal duo Atalanta-Napoli.

Un altro successo per i campioni d'Italia, che dopo il derby perso ormai tre mesi fa hanno inanellato una serie di prestazioni super: tutte vittorie e appena due pareggi, quelli con Juve e Napoli (peraltro carichi di rammarichi visto quanto sprecato). La squadra un po' svagata di inizio campionato non c'è più e Inzaghi è riuscito a portare anche in Serie A la stessa attenzione sempre avuta in Champions League.

Contro Fabregas non è stato facile e lo si sapeva, sia per il valore dell'avversario - reduce da un non casuale 2-0 alla rinata Roma di Ranieri - sia per le contingenze interne. Tra assenze croniche (Acerbi e Pavard), forfait inaspettati (De Vrij - parzialmente - e Darmian) e recuperi in extremis (Barella), i nerazzurri si sono presentati all'appuntamento di ieri sera non in perfette condizioni. Comprensibile anche una certa stanchezza mentale dovuta ai tantissimi match ravvicinati dell'ultimo mese. E allora questo 2-0, firmato Carlos Augusto e Marcus Thuram, vale davvero tanto. Il modo migliore per festeggiare il Natale.

E a proposito di Natale, chiudiamo con un commento su quanto accaduto nelle ultime ore. Le dichiarazioni di Cardinale (ma qui non c'entra la religione) sono state giustamente stigmatizzate da Marotta nel pre-gara di ieri. Il presidente dell'Inter ha risposto a dovere alle insinuazioni del dirigente milanista: parole che si addicono più al tifosotto da bar che non a un uomo di spicco del calcio italiano. D'altronde la classe non è acqua. E non tutti, sull'albero di Natale, possono mettere due stelle.


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