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È ancora presto per parlare di futuro

di Marco Barzaghi

Mazzarri continua a non voler guardare la classifica, almeno pubblicamente e fa bene, anche perché come ha detto Moratti è un peccato che l'Inter si sia svegliata così tardi. I tanti, troppi, punti lasciati per strada soprattutto a Gennaio e in casa avrebbero potuto cambiare le prospettive di una stagione potenzialmente molto diversa e molto più ricca di soddisfazioni, inaspettate dopo il crollo verticale della stagione scorsa. Il passaggio societario per qualche tempo è diventato come un paravento, una sorta di alibi che ha bloccato nella testa dei giocatori e non solo la rinascita nerazzzurra.

L'Inter però adesso si è lasciata tutto alle spalle, Thohir continua a fare avanti e indietro come una trottola impazzita, lavora e programma il futuro, banche, mercato e rinnovi, mentre la WM Band è tornata a marciare con una bella intensità. Forse il segreto della rinascita nerazzurra è una difesa che non è più formato gruviera ma sembra tornata sicura e affidabile, molto simile a quella del Napoli mazzarriano, due soli gol subiti nelle ultime 6 partite sono un dato importantissimo, anche perché in mezzo a quelle sei partite ci sono state le difficili trasferte di Firenze e Roma, senza dimenticare l'ultima in casa del Verona dei miracoli. Qui non si può non riconoscere il lavoro di Mazzarri e del suo staff che proprio nel momento più difficile è riuscito a saldare a tenuta stagna la difesa. Hanno ricostruito prima Rolando, una delle grandi sorprese della stagione insieme a Joanthan, poi recuperato Samuel, che sembrava già vicino al ritiro, per finire con Campagnaro e soprattutto Ranocchia, mai visto così sicuro e affidabile nella sua esperienza all'Inter come nelle ultime settimane.

L'attacco non fa più sfacelli come a inizio stagione ma segna quanto basta per muovere la classifica e mettere pressione a chi sta davanti. Palacio è tornato decisivo, ora si aspettano i gol di Icardi e con la Primavera sarebbe bello ritrovare anche una bella rifioritura di Diego Milito.

Leggendo i giornali di Inter si parla soprattutto in prospettiva futura, mercato, possibili affari a costo zero, top player da regalare a Mazzarri, giocatori da pescare in Premier League. Sentendo la richiesta di Bacary Sagna, in scadenza con l'Arsenal, di 5 milioni a stagione mi vengono i brividi. Il laterale dell'Arsenal è sicuramente un giocatore di esperienza e spessore ma ha 31 anni e certi ingaggi non credo siano più possibili soprattutto nell'Inter che c'è nella testa di Erick Thohir che punta a raggiungere in 3 anni il pareggio di bilancio. Meglio quindi puntare altri obiettivi, più raggiungibili economicamente e più futuribili.

Vorrei però sottolineare il fatto che per molti addetti ai lavori l'Inter non sembra avere  più nulla da dire o chiedere in questa stagione, come se fosse già finita, ma vedendo le ultime partite della Fiorentina e anche del Napoli non mi sembra così scontato quello che al momento dice la classifica. Adesso però bisogna battere l'Atalanta, una prova del 9 che si è spesso rivelata indigesta negli ultimi anni, una bestia nera che l'Inter non batte dai tempi del Triplete. Bisogna vincere domenica per provare a dimostrare che sognare non costa nulla.


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