E tu? Cosa faresti?
E tu? Cosa faresti? Nel bel mezzo dell’epoca della convergenza mediatica, all’indomani dal “ad un passo dalla stretta di mano con lo United per la cessione di André Onana”, la domanda è: e tu? Cosa faresti? La verità è che, bando alle ciance, a nessuno realmente importa del parere e/o giudizio del tifoso medio; tuttavia il peso del parere della tifoseria aveva il suo perché… un tempo. Un tempo, pensandoci, neanche così tanto lontano, scambio (mai avvenuto, non a caso) Guarin-Vucinic docet. Ma quello era ancora il tempo di Moratti al potere, del malcontento espresso in strada, della (quasi) inesistenza dei social e di un’idea di FFP (e relative conseguenze…) ancora primordiale. Un calcio sostanzialmente differente che rende il parallelo con oggi quasi inapplicabile. Ciononostante, divergenze ‘epocali’ permettendo, la presenza di un affezionatissimo, coinvoltissimo e pretenziosissimo pubblico è filo conduttore e costante che può ancora dire la sua, per quanto ininfluente sulle scelte societarie.
Il mercato ha, difatti, delle ragioni che la ragione (figurati il cuore) sconosce. E secondo la dottrina del duo Marotta-Ausilio nella trattativa ed e eventuale cessione di Onana (e conseguente plusvalenza) non ci sono ragione e sentimento che tengano, neppure quel meraviglioso siparietto post Coppa Italia e quel “sei tu quella perfetta, tu si' a fine do' munno, gia sento che ti amo…” cantato con un italiano dalla dubbia correttezza ma sicuramente a squarcia gola dal camerunese. Quello stesso André Onana diventato idolo della folla e uno dei più idolatrati degli uomini della corsa verso İstanbul che fino al 10 giugno sembrava uno dei pilastri dai quali costruire e che oggi sembra il primo grande addio stagionale. Quel sacrificio stagionale, solitamente dichiarato e oggi passato quasi in sordina, per il bene della solita amara sostenibilità che fa della redditività l’obiettivo numero uno. Ad ogni entrata deve prima corrispondere un’uscita e l’autofinanziamento è un obbligo: sacrificio Onana per il bene di una plusvalenza e l’acquisto di Lukaku.
Secondo gli ultimi rumors l’Inter sarebbe pronta a mettere sul piatto un totale di circa 30-40 mln per riportare definitivamente a casa Big Rom. Trenta più una serie di bonus a salire fino ad un totale di 40, soltanto dieci in meno rispetto alle pretese dei Blues ma una formula totale che potrebbe fare felici entrambi i club. Cifre che relazionate a tutto l’affare complessivo che riguarda il belga fanno riflettere e certamente sperare in una stagione che possa dar ragione alla grande fiducia riposta ancora una volta dalla dirigenza nei confronti dell’ex pupillo di Conte, altrettanto punta di diamante nei progetti di Inzaghi, quindi migliore di quella passata, traducibile in: portaci lo scudetto Big Rom.
Pretesa doverosa nei confronti del belga, prediletto alla salvezza a discapito di uno dei pilastri della cavalcata Champions, capace sul campo e fuori di conquistare fiducia e benevolenza. Sentimenti rivolti in ugual misura ma con i giusti ‘se’ e ‘ma’ per il 90 nerazzurro, fiducia comprensibilmente minata dalle scorse vicissitudini. Una fiducia che assume un peso poco poco maggiorato qualora la sua riconferma sia il frutto del sacrificio del signor Onana.
Tutto economicamente comprensibilmente; ma tu, tifoso nerazzurro… Cosa faresti?