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Fascino e speranze al Celtic Park

di Filippo Tramontana

L’Europa, eccola finalmente. Le competizioni europee sono il sogno di ogni squadra e, in questo momento preciso della storia calcistica tricolore, sono anche le chimere a cui aspirare per trovare posto nell’elite del calcio continentale. Stasera l’Inter di Mancini tornerà in Europa con la speranza di rimanerci il più a lungo possibile. La sfida è importante quanto affascinante. Il Celtic è una squadra tosta soprattutto per la sua storia e per la sua tradizione più che per la sua rosa attuale di giocatori. Quarantacinque scudetti, 36 coppe di Scozia e 14 Coppe di Lega fanno impressione. Detta così sarebbe da spavento, poi sappiamo tutti che il campionato scozzese è da sempre uno dei meno competitivi d’Europa.

Ma il Celtic ha in bacheca anche una Coppa dei Campioni e, purtroppo, siamo stati noi nerazzurri a “consegnargliela”. La leggenda racconta che nel 1967 gli uomini di Herrera, già campioni di tutto due e tre anni prima, presero leggermente sottogamba la partita. Dopo aver visto gli allenamenti della squadra scozzese i giocatori nerazzurri pensarono di aver vita facile contro i “mestieranti” biancoverdi, sì ricchi di volontà ed energia ma fondamentalmente privi di talento. Dopo il gol su rigore di Mazzola in apertura di match le sicurezze dei nerazzurri si gonfiarono ancora di più diventando così il vero danno della serata. Risultato: i “gregari” del Celtic rovesciarono la partita con i gol di Gemmel e quello decisivo di Chalmers a 5 minuti dal novantesimo. Coppa in Scozia per la prima volta nella storia e Inter a casa a testa bassa con la consapevolezza di aver buttato via una grande occasione. Quel 1967 fu storico per il Celtic, che fu anche la prima squadra a realizzare il Triplete

Ma il passato ora non conta: l’Inter dovrà dare continuità alle belle prestazioni fornite contro Palermo e Atalanta affrontando in maniera decisa e intelligente il Celtic. Lo stadio dei padroni di casa sarà un pericolo per gli uomini di Mancini. Considerando il calore del pubblico britannico i 60.000 spettatori del Celtic Park non lasceranno sola la loro squadra per un secondo e questo per loro sarà un vantaggio non da poco. Il Celtic Park è il loro paradiso, così infatti i tifosi biancoverdi soprannominano la loro casa. Il Paradiso sarà un inferno per l’Inter che dovrà tapparsi le orecchie e andare dritto verso il proprio cielo, la rivincita del '67 e il superamento del turno che inevitabilmente passa da questa partita d’andata. Il Paradiso è vicino ma, prendendo spunto da un famoso film e modificandone leggermente il titolo, non può più attendere.


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