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Finalmente parola al campo. Un poker di fine ottobre che può indirizzare

di Niccolò Anfosso

Si è parlato tanto in queste due settimane. Talk-show, podcast, analisti televisivi e del web. Tanti discutono di duello prospettico tra Inter e Napoli per la lotta Scudetto. La parola adesso ritorna finalmente al campo: i nerazzurri sono pronti a dare tutto per tornare a fare la voce grossa. Dopo la sconfitta nel derby è arrivata la reazione, ma c'è molto da limare nell'apparato difensivo e tutto il collettivo ne è ampiamente consapevole. In nazionale abbiamo visto ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che Dimarco è uno dei migliori esterni in Europa in questo preciso momento. Coordinate balistiche di rilievo, tempismo perfetto, letture preventive grandiose e un'ottima capacità gestionale del possesso e non solo.

In vista della sfida dell'Olimpico ci aspettiamo un'espressione spontanea. Magari non ancora quell'Inter basata sull'automarismo psichico, vista nella scorsa stagione. Ma certamente consapevole di voler tracciare con grande convinzione il proprio il futuro. Una squadra che bada solamente a se stessa e non si concentra sugli avversari.

Il Biscione ha un solo compito (molto complicato, a dire il vero): mantenere un ritmo analogo (non identico) a quello della scorsa stagione. Sarà un affare non da poco, visto che la concorrenza è diversa e variegata. Ma i nerazzurri possono confermarsi, limitando fortemente gli svarioni arretrati e lottando per la ricerca assidua della continuità. Roma, Young Boys e la Juventus domenica prossima. Un trittico che può indirizzare. E ci mettiamo anche l'infrasettimanale con l'Empoli. In dieci giorni ci sono quattro appuntamenti. L'Inter scudettata non vuole lasciare nemmeno le briciole.


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